Salvini contro la giudice pro-migranti: “Ne chiederemo conto in parlamento”

Dopo Giorgia Meloni, anche Matteo Salvini picchia duro contro Iolanda Apostolico, la giudice di Catania che ha deciso di liberare dei migranti entrati illegalmente in Italia “smontando” di fatto il decreto del governo. Una sentenza che ha lasciato “basita” la premier e che nelle prossime ore diventerà un caso politico. 

“Le notizie sull’orientamento politico del giudice che non ha convalidato il fermo degli immigrati sono gravi ma purtroppo non sorprendenti“, spiega il leader della Lega, nonché vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, in un post su X (l’ex Twitter). Salvini ricorda poi un significativo precedente riferito al governo gialloverde tra 2018 e 2019, quando ricopriva la carica di ministro degli Interni.

“Già nel 2019, quando ero al Viminale, ci scontrammo con giudici del Tar che cercavano di boicottare i Decreti sicurezza e che sposavano pubblicamente le tesi della sinistra. Il tutto senza dimenticare le rivelazioni di Luca Palamara e le intercettazioni contro il sottoscritto che ‘va fermato anche se ha ragione'”.

Anche per questo, annuncia il segretario, “la Lega chiederà conto del comportamento del giudice siciliano in Parlamento, perché i tribunali sono sacri e non possono essere trasformati in sedi della sinistra”. “Io – conclude Salvini riferendosi al processo su Open Arms che lo vede imputato di sequestro di persona proprio nelle vesti di ministro degli Interni del Conte 1 -, venerdì, andrò all’udienza di Palermo dove rischio fino a 15 anni di carcere per aver difeso i confini e ridotto drasticamente sbarchi e tragedie in mare. Chi ha la coscienza pulita non si fa intimidire. Ed è con questo spirito che faremo la riforma della Giustizia, con separazione delle carriere e responsabilità civile dei magistrati che sbagliano”.

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