Rubano ai poveri per darlo ai ricchi Bonus Covid al big M5s: ecco chi è Marco Rizzone, il pupillo di Grillo che coordina la Liguria

Il bonus covid al deputato M5s è stato a lungo nascosto, ma alla fine è uscito anche il suo nome.

Si chiama Marco Rizzone, non è uno dei tanti peones grillini. Anzi, è un big del M5s. Non è nemmeno un disoccupato, ma un imprenditore nel settore dell’informatica. Vanta un dottorato alla Scuola Sant’Anna in “Innovation management”.

È programmatore e inventore di app.

Un manager che viaggia sugli ottanta mila euro l’anno, ma che ha chiesto il bonus Covid da 600 euro, come una qualsiasi partita Iva strozzata dalla crisi. Al M5s hanno fatto di tutto per farlo uscire il più tardi possibile. I giornali hanno dato in pasto prima i nomi dei due parlamentari leghisti.

Se è vero che la stampa è il cane da guardia del potere, hanno sperato che tv e giornali sbranassero Murelli e Dara.

Come si fa con un branco di cani affamati, il nome di Rizzone è uscito solo ieri sera. Chi è Rizzone? Per capire la portata del big a 5 Stelle, Rizzone è il resposabile in solitaria della Liguria. Fino a maggio era in tandem con la ex capogruppo in Regione, Alice Salvatore.

Finché la consigliera regionale non ha capito che aria tirava. E a maggio ha lasciato i 5 Stelle con una serie di messaggi in codice. Aveva già capito. Il 12 maggio diceva, annunciando l’uscita dal Movimento. “Vogliamo riportare in politica il buonsenso, i valori, i principi di Gianroberto Casaleggio, quelli che il Movimento ha dimenticato per rincorrere il potere”. Ormai “il M5s è solo un brand”. 

Con il senno di poi, il riferimento poteva essere anche a certe condotte disinvolte, che la Salvatore ha visto da vicino.

In vista delle elezioni Regionali, Rizzone ha infatti ricevuto dai vertici M5s l’incarico di «redigere il programma, sondare il terreno per un’eventuale alleanza con liste civiche. Esplorare la possibilità di candidature esterne, proporre i candidati assessori».

Insomma, un vero e proprio plenipotenziario di Grillo e Casaleggio. E proprio lui ha imposto il via libera all’alleanza con la sinistra per le elezioni del 2020.

Ora verrà cacciato, dicono nel M5s. Ma prima di esserne sicuri bisogna attendere gli sviluppi.

Nel Movimento questo giochetto dell’annuncio rimangiato viene fatto spesso. Prendete Giulia Sarti. La parlamentare dei mancati rimborsi parlamentari. Doveva essere cacciata, deferita ai probiviri. Poi sono uscite delle notizie su presunti filmati segreti a casa della parlamentare e la Sarti è rimasta misteriosamente al suo posto. Misteri grillini, che prima o poi qualcuno dovrà chiarire.

Pubblicato da edizioni24

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