Roma sprofonda nell’immondizia, l’ex Penicillina dimenticata da Gualtieri. Cronaca di una morte annunciata

Roma splende per la crescita turistica ma vive nell’ombra del degrado e dei fallimenti della giunta Gualtieri. Uno dei simboli per eccellenza dell’anarchia è la fabbrica dell’ex Penicillina sulla Tiburtina. Un edificio abbandonato e apparentemente non visitato che in realtà nasconde la frequentazione continua di immigrati, tossicodipendenti e che incute timore a chi vive nelle vicinanze. La giunta capitolina aveva promesso e preannunciato la bonifica del sito ma si è rimangiata tutto.

La giunta di Roma Capitale ha spostato di nuovo i «Fondi per la sicurezza urbana» destinati alla messa in sicurezza e alla bonifica del sito. La prima volta a marzo, quando dallo stanziamento di 1,4 milioni (già ridotti rispetto agli originali 6,2) sono stati tolti 337mila euro per la nuova Sala Operativa dei vigili urbani. Lunedì scorso, invece, la ex Penicillina è stata stralciata del tutto dal budget 2022-2023. Gli assessori all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, e alla Sicurezza, Monica Lucarelli, hanno rivalutato la possibilità di usare i fondi ministeriali visto che “l’immobile, di proprietà privata è «attualmente all’asta e nel corso del 2022 è stato oggetto di sgombero da occupanti abusivi”. Risultato: tutto resta come prima gattopardescamente affinché nulla cambi.

Nel 2018 e nel 2022 furono effettuati due sgomberi che coinvolsero, in totale, una cinquantina di persone che vivevano stabilmente nella vecchia fabbrica. Ma ovviamente nulla si è risolto. La zona è occupata da rifiuti di ogni genere, anche pericolosi come le siringhe, e senza un intervento radicale il degrado non potrà che aumentare.

Il vecchio edificio della Penicillina è tuttora all’asta. L’offerta minima per l’immobile, grande 33mila metri quadrati, oggi è fissata a 19,2 milioni ma pochi mesi fa superava i 22. E’ probabile che chi è interessato aspetti un’ulteriore discesa del valore per poi acquistarlo. Ma un Comune, il più importante d’Italia, può stare fermo aspettando gli eventi? Non ci sono stati incontri con i potenziali acquirenti su progetti e idee da realizzare dopo la ristrutturazione.

Gualtieri tace. Come del resto fa in generale sulla sicurezza e sulla tutela dell’immagine di Roma. Tacendo, tacendo campar avrebbe detto Leonardo Sciascia.

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