Renzi pensa ad una pausa di riflessione, ma 5 parlamentari sono pronti a sganciarsi da Italia Viva…

Matteo Renzi pensa a un passo di lato. Non proprio un passo indietro, ma a una pausa. Affinché si spengano i riflettori. Mentre lui, il capo, tiene conferenze in giro per il mondo. E si capisca dove vuole andare il Pd a guida Letta. Se taglierà i ponti con il Movimento 5 Stelle oppure no. Le incognite sono tante.

Ne scrive oggi Il Foglio, dando conto dei malumori interni a Italia Viva, un partito che non decolla, che resta inchiodato al 2,5 per cento e dove tre senatori e due deputati sono dati in partenza verso il Nazareno.

Scrive Il Foglio: “Non bisogna essere scienziati della politica per registrare come Italia viva non riesca a decollare.(“Ha i’ piombo nelle ali”, gli ha detto in fiorentino anche un suo amico). Nonostante la manovra perfetta per arrivare al governo Draghi. L’ultima mossa del cavallo. E invece niente. “Sempre al 2,5 per cento siamo e in più tutti i tentativi di grande centro non vanno avanti: Calenda ci insulta dalla mattina alla sera”, dice un deputato renziano, consapevole di quanto sia permaloso il Capo e di quanto si segni sempre tutto. Quindi chiede -e ottiene-l’anonimato. Quello che quasi tutti pensano, ma nessuno ha il coraggio di dire fra le truppe di Iv è proprio questo: “Non è che Matteo ci porta dritti a sbattere contro un muro?”.

Proprio l’arrivo di Letta ha scombussolato i piani di Renzi. I senatori Eugenio Comencini e Leonardo Grimanihanno detto ad Andrea Marcucci che rientreranno nel Pd. E sono dati in partenza il senatore Mauro Marino e i deputati Marco Di Maio e Camillo D’Alessandro. Una cosa è certa: la strategia fin qui tenuta, cioè di polemizzare col Pd che si faceva troppo assoggettare da Giuseppe Conte e dai grillini, va urgentemente aggiornata.

“Su questo punto – continua ancora Il Foglio – Renzi non dice parole definitive: si appresta a giocare l’ultima partita che gli interessa, quella per l’elezione del Capo dello Stato… Allo stesso tempo sa che la spinta propulsiva di Italia viva è pari a un rubinetto che sgocciola… Renzi è euforico per l’effetto Draghi sulla politica italiana (“Nel 2023 il M5s non ci sarà più”), ma è convinto che forse, questa volta, un passo indietro, una esposizione minore, può fargli solo che bene. Iv può aspettare”.

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