Rapina, sequestro di persona e foto hot: le follie ed il lato oscuro del calciatore africano

Avrebbe minacciato un amico con un coltello, intimandogli di consegnarli i soldi che aveva nel portafoglio. E a qualche giorno di distanza da quella prima aggressione, avrebbe poi sequestrato la ragazza con la quale stava trascorrendo alcuni giorni in un albergo di Napoli, minacciando di divulgare video a sfondo sessuale che la vedevano protagonista. Queste le accuse rivolte ad un calciatore di 24 anni, originario della Guinea e tesserato per una formazione marchigiana di serie D. Il giovane è finito in manette a Rimini e anche se proprio poche ore fa è stato rilasciato, dovrà rispondere delle accuse di estorsione, sequestro di persona e revenge porn. Stando a quanto riportato dalla stampa romagnola, ad incastrarlo sarebbero state due denunce sporte da altrettante persone. La prima risale ad un episodio che si sarebbe concretizzato lo scorso 12 giugno a Mondolfo (un paese situato in provincia di Pesaro Urbino): un amico del giocatore africano ha denunciato di esser stato tenuto sotto tiro con un coltello.

Il ventiquattrenne gli avrebbe ordinato sotto minaccia di dargli 30 euro, per poi andarsene. Il secondo episodio si sarebbe invece concretizzato lo scorso 19 giugno, quando lo sportivo e una ragazza residente nelle Marche decisero di trascorrere insieme del tempo in una struttura ricettiva del capoluogo della Campania. Sulla base di quanto denunciato dalla donna alle forze dell’ordine, dopo aver passato qualche ora insieme in camera, il calciatore avrebbe improvvisamente cambiato atteggiamento nei suoi confronti: sarebbe diventato aggressivo, le avrebbe strappato di dosso i vestiti e le avrebbe strappato di mano il cellulare. Non solo: l’avrebbe anche tenuta sotto sequestro nella stanza per un paio di giorni, minacciando di rendere pubblici alcuni filmati intimi.

Le avrebbe inoltre chiesto 300 euro per riavere indietro lo smartphone. E la ragazza, chiedendo di poter uscire alla ricerca di uno sportello automatico dal quale prelevare il denaro richiesto, sarebbe invece riuscita ad allontanarsi e a denunciare l’accaduto. Anche lo straniero, dal canto suo, si sarebbe allontanato portando con sè la valigia e il telefonino della giovane. Fino a quando, nelle scorse ore, la polizia ferroviaria lo ha rintracciato in una struttura alberghiera di Rimini, trovando sette dosi di cocaina nel bagaglio sottratto alla ragazza. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, il calciatore ha negato ogni accusa. Gli ultimi aggiornamenti risalgono infine a stamani: stando a quanto riportato dal quotidiano Il Resto del Carlino, il gip del tribunale di Rimini non ha convalidato il fermo, in quanto non sussisterebbero i presupposti di fuga e di pericolosità sociale. E ha disposto per il giovane l’obbligo di firma, in attesa di ulteriori sviluppi.

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