Rai nel mirino dei manifestanti pro-Palestina: scontri sotto la sede di Napoli

Scontri tra polizia e manifestanti questa mattina sotto la sede Rai di Napoli. Da giorni alcuni appartenenti a gruppi di estrema sinistra, collettivi studenteschi e centri sociali stanno protesrando contro la televisione di Stato per aver letto un comunicato in cui ha condannato gli assalti del 7 ottobre in Israele per mano di Hamas. Tutto nasce dalle ripetute esternazioni di alcuni cantanti in gara a Sanremo che, senza contraddittorio, hanno utilizzato il palco della tv pubblica per difendere la Palestina senza che sia stato concesso alcun contraddittorio. Una presa di posizione che la Rai ha tentato di bilanciare con un comunicato, letto in diretta da Mara Venier, contro il quale ora si stanno scatenando gli strali della sinistra.

Da ieri numerose manifestazioni si stanno organizzando sotto le sedi Rai locali e pare se ne stiano organizzando alcune anche a livello nazionale a Roma o a Milano. Quella di oggi a Napoli, che ha visto la partecipazione di Potere al popolo, dei disoccupati e dei centri sociali, è finita con alcune cariche di alleggerimento da parte delle forze dell’ordine, costrette a intervenire per questioni di ordine pubblico. Si sono registrati alcuni feriti tra i manifestanti. Al solito, come accade ogni qualvolta la polizia si trova costretta a intervenire per la tutela del bene pubblico e della sicurezza, da sinistra c’è chi grida al regime e alla repressione.

“Le immagini che giungono da Napoli, dove all’esterno della sede Rai era stato organizzato un presidio a sostegno della causa palestinese, sono sconcertanti. Dalle prime ricostruzioni la risposta delle forze dell’ordine ai manifestanti appare del tutto sproporzionata. La misura è colma. C’è un clima irrespirabile di regime“, dicono gli esponenti del Movimento Cinque Stelle in commissione di vigilanza Rai con una nota, nella quale chiedono l’intervento del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Sarebbe interessante chiedere da chi arrivino le “prime ricostruzioni”, se dagli stessi manifestanti o se anche dagli agenti che sono stati impiegati per il dispositivo di sicurezza.

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