A cura di Giuseppe De Santis
Pochi giorni fa, la Procura di Roma ha chiesto il “rinvio a giudizio” per il colonnello Antonio Natale Palmieri (detto “Luparetta”) ed il Generale Gennaro Cuciniello (Ispettore del Comando Logistico dell’Aeronautica Militare), entrambi già sottoposti a misure cautelari; inoltre, sono ancora da chiarire i motivi per cui la Direzione Generale di Roma, avrebbe ritardato la sospensione degli alti ufficiali coinvolti (in violazione della procedura militare che ne prevede l’immediata sospensione obbligatoria ex. art. 915 C.O.M.), continuando così a retribuire gli stessi, nonostante fossero agli arresti domiciliari.
Coinvolti- in totale- 19 ufficiali tra colonnelli e generali, quattro società imprenditoriali; c’è anche l’ex Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Enzo Vecchiarelli (già capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica), quest’ultimo già indagato per “corruzione”, per aver ricevuto illecitamente generi alimentari e 58 capi di abbigliamento di alta sartoria.
I capi di imputazione sono gravissimi: “turbativa d’asta”, “traffico di influenze illecite”, “corruzione”, e per finire “rivelazione di segreti d’ufficio”. Dalle indagini emerge, non solo la promessa di denaro in cambio di appalti, ma anche delle promesse di “assunzioni e posti fissi” per figli e nipoti delle persone coinvolte.
“Ritengo che l’aspetto di sicuro più vergognoso, non sia tanto che la legge militare continui a non essere applicata allo stesso modo verso tutti i militari (ormai un dato di fatto), quanto piuttosto il LUOGO utilizzato per commettere tali reati, ovvero – come riportato dall’accusa- l’ Aeroporto Militare di Pratica di Mare (tra l’altro base aerea più importante in Italia), dove dalle intercettazioni è emerso, tra l’altro, come il generale Cuciniello, proprio nel suo ufficio, contasse le “mazzette” in maniera minuziosa e fiero di se stesso, senza che nessuno sapesse e vedesse nulla! Così l’avv.. Guido Mazzarella
Sindacalista e legale militare
Ass. “Tutela Forze Armate” di Caserta.