Presidi scettici: “Il ritorno a scuola è un terno al lotto”

«A scuola stiamo vivendo situazioni paradossali. Da un lato c’è chi non ha il green pass per scelta. Dall’altro c’è chi lo ha o almeno dovrebbe averlo ma non riesce a scaricarlo. O chi ha già avuto la malattia ma non ha ancora ricevuto la certificazione. E noi ci troviamo nella assurdità di non potere fare entrare questi lavoratori a scuola che hanno ragione». L’allarme arriva da Cristina Costarelli, presidente dei presidi del Lazio (Anp). La dirigente del liceo Newton nella Capitale traccia all’Adnkronos il bilancio dei primi giorni di rientro. E avvisa: «Al momento tamponiamo con il lavoro da remoto. Ma il 13 tutto questo produrrà disfunzionalità enormi. È un terno a lotto. Il problema non sono i no-vax».

Il quadro è aggravato «dall’app che potrebbe non leggere la certificazione verde», prosegue. «Abbiamo riscontrato che con quella scaricata dalla Regione Lazio spesso non si riesce. Mentre con l’applicazione mobile sì». Complicano lo scenario anche i dispositivi che si utilizzano. «Con alcuni tablet non si riesce a leggere il green pass, con altri sì. Ma non può essere un terno a lotto tutte le mattine».

A scuola con le mascherine abbassate nelle classi in cui tutti gli studenti sono vaccinati? «I docenti sono preoccupati. C’è paura del contagio, che il virus possa diffondersi anche se sono tutti vaccinati. Sarebbe meglio andare per gradi cominciando intanto con la mascherina. Da escludere categoricamente che si possa lasciare la scelta al docente o al preside in nome dell’autonomia. Sarebbe troppo rischioso. Questo è un tema sanitario. Ci servono indicazioni chiare e non discrezionali».

A Roma (e non solo) presidi e provveditorato hanno deciso di anticipare i corsi di recupero per gli allievi meno preparati. Ci saranno insegnanti appositamente reclutati per queste lezioni. Ai professori verrà chiesto sostanzialmente di svolgere ore di lezioni destinate ai ragazzi che mostreranno più carenze già nelle prime settimane dell’anno scolastico. L’obiettivo, come riporta il Messaggero, è di partire già tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre In passato questa didattica veniva solitamente svolta nel secondo quadrimestre o alla fine dell’anno.

Pubblicato da edizioni24

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