Per le strade di Kabul si scatena l’inferno, grazie ai talebani, che mettono in discussione le parole della consigliera PD

Dopo il benvenuto ai talebani (poi maldestramente smentita dopo un fiume di polemiche) le parole dell’avvocato Nura Musse Ali, membro della commissione Pari opportunità della Regione Toscana in quota Pd, tornano a far discutere. Lo scorso 1° settembre, come riporta Firenze Today, durante una riunione della commissione ha detto: “Il fondamentalismo islamico opera anche qua (in Toscana, ndr). Nelle moschee fanno pressione affinché si insediano imam provenienti dalla loro scuola giuridica. Mentre gli imam italiani o comunque occidentali non potrebbero esercitare pienamente”.

Poi ha aggiunto: “Il silenzio dello Stato rispetto a queste tematiche è visto come se si facesse un torto all’Islam, ma si fa un torto alla sicurezza. Ci sono pressioni sui finanziamenti per la costruzione delle moschee e sull’orientamento religioso dell‘imam da scegliere. Lo Stato non si esprime su questo ma dovrebbe riflettere”.

Parole molto forti, con cui la consigliera cerca di sollecitare le istituzioni ad alzare il livello di guardia sul fondamentalismo. Ma sono anche accuse molto gravi che, a ben vedere, dovrebbero essere contestualizzate e denunciate nelle sedi competenti.

Durissimo il commento di Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega: “Le parole dell’esponente Pd per le Pari opportunità sono gravissime: se conosce realtà dove i terroristi trovano terreno fertile ne parli con le autorità competenti. Adesso la sinistra cosa dirà? Continuerà a difenderla anche se ha candidamente ammesso che le moschee che il Pd vorrebbe costruire ovunque sono finanziate e controllate dagli estremisti?”.

Pubblicato da edizioni24

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