Per i 5 Stelle è la fine, non possono permettersi neanche una scissione: passano in altri partiti

Per i 5 Stelle è la fine. Non hanno più vie di scampo e non possono permettersi neanche una scissione. La loro è una farsa. L’ennesima. Il Movimento 5 Stelle è alla resa dei conti. Ma quella a cui sono chiamati oggi i pentastellati è qualcosa di più: devono decidere cosa fare da grandi. Degli stati generali si parla da tempo. E, forse, quel tempo è arrivato. Dopo gli anni dei Vaffa e quelli delle scatolette di tonno, ciò che resta, al momento, sono solo percentuali. E nemmeno troppo incoraggianti. Il tracollo, infatti, dopo le amministrative è palese. I big del movimento hanno disertato l’appuntamento.

La presenza del capo politico, Vito Crimi, è stata incerta fino all’ultimo, ma alla fine si è palesato all’assemblea. Complice lo scalpore destato dalla notizia di una sua possibile assenza.

“Stasera vi porrò davanti agli scenari possibili e su quelli vi chiedo di riflettere”, afferma Crimi prendendo la parola.

La prima possibilità illustrata dal reggente pentastellato sulla futura leadership del movimento prevede una votazione immediata su Rousseau. L’alternativa è quella di scegliere un organo collegiale, una sorta di segreteria politica: anche questa opzione passerebbe per un voto sulla piattaforma M5S. Il terzo scenario: svolgimento degli stati generali subito, guidati da una commissione composta da parlamentari, europarlamentari, consiglieri regionali e portavoce comunali (sindaci o consiglieri).

Ma le alternative potrebbero essere anche altre. Tra queste, la più accreditata, sarebbe un comitato di dieci persone che indichi l’indirizzo politico del Movimento 5 stelle in vista degli stati generali. Si starebbe valutando la possibilità, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari pentastellate, di costituire un organismo che comprenda rappresentanti del movimento delle regioni, dei comuni, della Camera, del Senato e della delegazione in Europa. Dieci persone, dunque, per gestire la fase politica e indirizzare il movimento in vista della kermesse che dovrebbe tenersi tra qualche mese.

Ma per i cittadini è tutto inutile, hanno tradito le loro ideologie, abbandonato la loro rivoluzione, e per questo non meritano più fiducia.

Insomma, ai 5 Stelle, soprattutto dopo il taglio dei parlamentari non resta che scappare in altri partiti con la speranza di essere rappresentativi.

Pubblicato da edizioni24

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