Otto e Mezzo, la figura di mer** di Andrea Scanzi classifica il grado professionale del giornalista: “Brunetta impari a star zitto”, ma non ha mai parlato…

Brunetta impari a star zitto, ha già rilasciato un’intervista in cui dice che devono tornare tutti a lavoro finendola con lo smart working”. Così Andrea Scanzi ha fatto la classica figura di palta a Otto e Mezzo, il talk politico di La7 condotto da Lilli Gruber. Nella foga di scagliarsi contro il “nemico” Renato Brunetta, che è stato scelto da Mario Draghi in qualità di ministro della Pubblica amministrazione, ruolo che aveva già ricoperto e per il quale è particolarmente odiato dai sindacati, il giornalista del Fatto è incappato in un vero e proprio scivolone. 

“Leggo sul sito del Corriere della Sera di una mia intervista pubblicata in data odierna, alle ore 19.13, a Claudia Voltattorni dal titolo ‘Basta smart working, i dipendenti pubblici tornino in ufficio’”, ha dichiarato Brunetta, che ha dovuto rompere il silenzio che aveva deciso di tenere fino al voto di fiducia su Draghi a Camera e Senato per smentire questa fantomatica intervista. “Il contenuto pubblicato si riferisce ad un mio intervento a Tgcom24 in data 22 giugno dello scorso anno, periodo nel quale sembrava che la pandemia fosse in via di superamento, con il ritorno auspicato alla normalità”. 

“Quindi, io non ho rilasciato alcuna intervista – ha ribadito Brunetta – a nessuno, come doveroso riserbo, in attesa del discorso programmatico del presidente del Consiglio Mario Draghi alle Camere del prossimo mercoledì al Senato e giovedì alla Camera, con conseguente dibattito parlamentare e voto di fiducia. Sono sconcertato e dispiaciuto. Dal momento del giuramento, io non ho rilasciato alcuna intervista, né scritto alcun articolo. Nulla”.

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