Ora l’Europa vuole tagliarci anche le pensioni. Ma Conte fa finta di nulla

Ormai il gioco al tavolo europeo del Recovery Fund è chiaro anche a un bambino. Sono le pensioni degli italiani il vero obiettivo dell’Europa. Non date retta alla favola dell’Olanda che fa la voce grossa.

È soltanto una commedia delle parti. L’olandese Rutte ricopre il ruolo del poliziotto cattivo, la Merkel del poliziotto buono. Al centro, l’ineffabile Conte, che non sa che pesci pigliare, come un pugile suonato.

La manovra di accerchiamento vede, inoltre, la sponda interna della maggioranza governativa.

Tra questi, i renziani sono i più attivi nel lavorare per il taglio delle pensioi. Leggete questo tweet, di appena due giorni fa. “Per andare in pensione in Italia servono mediamente 31,8 anni di lavoro, in Austria (primo frugale) ne servono 37,5, in Danimarca (secondo frugale) 39,9, in Olanda (terzo frugale) 40,5,

in Svezia (quarto frugale) 41,9. Perché dovrebbero pagare le vostre Pensioni?”. Così su Twitter, esplicitamente, Davide Serra, finanziere internazionale vicino a Italia Viva e a Matteo Renzi.

Quindi, inutile girarci intoro, le nostre pensioni sono la vera materia del contendere.

Si partirà con l’abolizione di Quota 100. Riforma introdotta dal governo M5S-Lega nel 2018, che consente ai lavoratori italiani di andare in pensione a 62 anni con 38 anni di contributi. Come riferisce Repubblica, Olanda e Austria avrebbero consultato i dati Ocse sulle pensioni per sottolineare che l’Italia, concedendo uno sconto di cinque anni sull’età legale di pensionamento, si conceda dei lussi che gli altri Paesi non si possono permettere.

A Rutte e agli altri “frugali”, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, non piace neppure il fatto che “l’aspettativa di vita sia di 18 anni e 8 mesi per un sessantacinquenne olandese, ma di 19 anni e 7 mesi per un sessantacinquenne italiano. A conti fatti, quindi, gli uomini italiani beneficiano in media di quasi tre anni di pensionamento in più degli olandesi”. Come se fosse una colpa degli italiani fare una vita più “sana” degli olandesi.

Invece, come ha ricordato l’ex sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon“Con Quota 100 abbiamo dato un ristoro ai lavoratori”.

Una misura che, dati alla mano, non incide in maniera pesante sulle casse dello Stato e che consente un ricambio generazionale. Pensioni che andrebbero difese con le unghie e con i denti. Ma non aspettatevi che lo faccia questo governo.

In questo scenario, il nostro presidente del Consiglio sta infatti palesando tutta l’inconsistenza politica e diplomatica. Dichiarazioni fumose, minacce all’Olanda che non spaventano nessuno. Insomma, solo chiacchiere e distintivo. Anzi, solo chiacchiere e pochette. Con le pensioni italiane sempre più a rischio.

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