Opposizione brancaleone: agitano la piazza contro la manovra che non c’è. Conte insegue Landini

Uno, Giuseppe Conte, parla di lobbismo di Stato. L’altro, Maurizio Landini, annuncia che la piazza del 7 ottobre sarà stracolma perché gli italiani sono contro il governo. A fare da megafono a un’opposizione sgangherata le interviste dei due leader a Corriere, Repubblica e La Stampa. Peccato che le argomentazioni dei due non reggano alla prova della logica.

Intanto, come si fa ad accusare di lobbismo un governo che ha tassato gli extraprofitti delle banche? Non meno ridicolo è Landini che accusa Meloni di chiudersi in un resort e di non comprendere il disagio dei ceti deboli. A sentirlo parlare in questo modo sembrerebbe che la premier sia in vacanza da chissà quanto tempo mentre, come tutti gli altri leader politici, staccherà dal suo gravoso lavoro solo per pochi giorni. Come è sempre accaduto anche per i precedenti presidenti del Consiglio. Si intuisce quindi la scarsità di argomenti. Anche perché quando i sindacati a maggio sono scesi in piazza nella piattaforma della Cgil il salario minimo non compariva…

Quanto a Giuseppe Conte, le sue critiche non sono meno fiacche. Il governo ha convocato le opposizioni per discutere di una loro proposta ma loro, affermano, si aspettavano una proposta dal governo? Che senso ha? La verità è che le opposizioni hanno dovuto in tutta fretta abbandonare la battaglia sull’impopolare reddito di cittadinanza inserendo in agenda il salario minimo per il quale Giorgia Meloni ha chiesto un approfondimento coinvolgendo Cnel e sindacati. Due mesi non sono un lasso di tempo così assurdo. Anche se Conte, che more solito non sa cosa blaterare, afferma: “Il tempo dello studio è finito, è ora di agire“.

Entrambi, Conte e Landini, sperano in un autunno caldo che non è nell’ordine delle cose. Gli indicatori economici confortano il lavoro che Palazzo Chigi sta svolgendo. La stessa Giorgia Meloni lo ha rivendicato  “Penso che gli italiani vedano che il governo sta facendo il massimo. Il Pil, in realtà, cresce più delle altre grandi democrazie, abbiamo un record di occupazione e di contratti stabili. So che ci sarà sempre un’opposizione che pensa che non possiamo governare anche se abbiamo vinto le elezioni, ma andiamo avanti”.

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