Modenese scomparso sul cammino per Santiago, la madre è disperata: sono sconvolta, nessuno lo cerca

Angosciata, preoccupata, confusa e turbata: Grazia Mansueto, madre di Adriano Pacifico, il giovane modenese partito a inizio mese per raggiungere Santiago de Compostela in bicicletta e scomparso in Francia di fatto da lunedì 11 luglio, lo dice chiaramente all’Adnkronos: «Non ci sto capendo niente, ci stiamo perdendo d’animo»… Un mosaico complicato, quello della sparizione improvvisa del cuoco 32enne, partito in sella alle sue due ruote alla volta della Spagna. Ma che, durante il percorso, sembra essersi letteralmente volatilizzato in Francia.

L’ultimo contatto con la madre risale a una settimana fa, a un’ultima videochiamata effettuata oltralpe, con uno smartphone prestato da un’altra persona attraverso il quale Adriano dice di trovarsi a Tolone. Poi niente più contatti, nessuna notizia. E il figlio, che fino a pochi giorni prima telefonava tutti i giorni. Raccontava di essere felice, e testimoniava la sua gioia per quel viaggio organizzato nel dettaglio, pubblicava post e foto su Facebook, scompare nel nulla. Aprendo a un mistero che rimbalza tra la provincia di Modena, il sud della Francia e perfino in Veneto, dopo una segnalazione.

La mamma richiama il figlio a quel numero, ma l’uomo che risponde all’altro capo del telefono si rivela scontroso. Si è contraddetto dicendo che il figlio prima era ripartito da solo. Poi, sementendosi, che si era unito a un altro gruppo di ciclisti… Infine, l’immagine di una baracca alle spalle di quel giovane che da subito non le aveva fatto una buona impressione, non solo non rassicura Grazia. Ma anzi, la destabilizza ancora di più. E poi c’è il giallo del bancomat: la carta di Adriano il 15 luglio è stata usata, per piccoli prelievi da 20-30 euro, a Tolone e Aubagne. Chi li ha fatti? Adriano stesso o qualcuno che che gli ha rubato il bancomat, costringendolo a rivelare il codice? Perché allora limitarsi al prelievo di piccole somme, e non sottrarre di più?

Servono indagini, serve visionare le telecamere che solitamente si trovano vicino ai bancomat. Serve cercare Adriano. Invece… «Sono tornata in Italia, purtroppo – dice la donna all’Adnkronos –. E anche da qui non faccio che chiedere, dare e cercare nuove informazioni. Ma sono sicura che non stanno facendo niente. Adriano sembra scomparso nel nulla. Ora tante segnalazioni arrivano dalla Francia, notizia che non combacia con l’ultimo prelievo di sabato scorso. Non ci sto capendo niente, ci stiamo perdendo d’animo. Prima seguivamo il percorso dal bancomat, ora salta fuori che è tornato indietro. Che faceva l’elemosina. Persino che aveva fame… Ma cos’è sta storia? Sono sconvolta, veramente».

E ne ha ben donde Grazia. Quel pomeriggio, infatti, quando Adriano ha contattato la mamma dal telefono di un ragazzo, avendo perso il suo, torna alla mente della donna come un refrain. «Ora anche lui deve parlare, visto che è l’ultimo ad averlo visto — ripete ancora Grazia –. Sto aspettando che mi chiamino le forze dell’ordine, non ci comunicano gli spostamenti, gli avvistamenti. Non solo, ci è stato detto preventivamente che le immagini della sorveglianza degli sportelli bancomat, che tanto aspettiamo, saranno sicuramente sgranate e quindi inutili. Ma come fanno a saperlo? Me le mostrino comunque, che io la sagoma di mio figlio la riconosco. È uscito un articolo in Francia su un benzinaio che giura di averlo visto chiedere l’elemosina, in buone condizioni. Possibile che nessuno vada a parlarci?». Intanto il mistero si infittisce, e il dolore della mamma di Adriano si mescola sempre più a indignazione, sconcerto e rabbia.

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