Boschi cerca la “facciata”: in posa alla manifestazione pro-Draghi con un minore. E’ polemica social: giù le mani dai bambini

Polemiche social contro Maria Elena Boschi. L’avvenente esponente di Italia Viva è stata spesso al centro, negli anni, degli attacchi di haters e nemici politici. Stavolta però lo scivolone c’è tutto. Maria Elena posa infatti su twitter con un bambino che ha appeso al collo un cartello pro-Draghi, unico premier che – stando a quanto si legge nel tatsebao – sarebbe in grado di pensare al futuro dei bimbi d’Italia. Un altro aspetto, dunque, di quella che Buttafuoco ha giustamente chiamato la “ducizzazione” di Draghi. “Quando ero piccolo mi piacevano i maghi, ora invece mi piace Draghi…”. C’è pure la rima baciata…

Ma la questione dei bambini che in politica non si dovrebbero sfruttare è antica e soggetto a un eterno ritorno dialettico che spunta a giorni alterni nelle cronache partitiche. Chi non ricorda ad esempio le feroci azzannate a Salvini per avere portato in braccio la figlia sul palco in cui chiedeva giustizia per i bambini di Bibbiano? Un tema tutt’altro che strumentale o inventato dalla destra visto che il principale imputato è stato condannato. E tuttavia Salvini fu criticato perché portava in braccio … sua figlia.

E che dire della stessa Maria Elena Boschi, firmataria pochi giorni fa di un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione. nella quale chiede chiarezza su quanto denuncia nell’atto ispettivo:  al centro della faccenda una maestra elementare che avrebbe accompagnato, in orario scolastico, gli alunni a un’iniziativa elettorale con Giuseppe Conte.

La stessa, del resto, non è nuova a iniziative del genere. Infatti il  28 maggio del 2014 l’allora ministro delle Riforme Boschi sbarcava all’aeroporto di Fiumicino con 31 bambini congolesi adottati da famiglie italiane, accolta dai fotografi, dalla stampa e dalle televisioni come una fatina che aveva risolto un intrigo internazionale col tocco di una bacchetta magica. Si disse, allora, che l’intervento del premier Matteo Renzi fosse riuscito a sbloccare una situazione in stallo da molto tempo a causa della decisione delle autorità della Repubblica Democratica del Congo di sospendere il rilascio del nullaosta che consente ai bimbi adottati di uscire dal Paese.

Sarebbe insomma nel dna politico della Boschi utilizzare i bambini per un po’ di propaganda. Figuriamoci se il “trucco” non veniva usato anche per il “provvidenziale” Draghi…

Pubblicato da edizioni24

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