Mes, il centrodestra chiede il rinvio di 4 mesi: “Va approfondito”. Si accende il dibattito. Ecco la diretta dalla Camera

I gruppi di centrodestra hanno presentato alla Camera la questione sospensiva di non procedere all’esame del ddl di ratifica del Mes per un periodo di 4 mesi. Lo ha annunciato in Aula, in apertura del dibattito iniziato questa mattina, è stato il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Di Giuseppe, spiegando che “si ritiene opportuno procedere con maggiori approfondimenti del funzionamento del Mes vista la delicatezza degli argomenti trattati”.

Il dibattito alla Camera è in corso e in mattinata, dopo gli interventi dei vari gruppi, si procederà al voto sulla sospensiva chiesta dal centrodestra.

Il Mes, European Stability Mechanism (Meccanismo Europeo di Stabilità in italiano) anche detto fondo Salva-Stati, è il meccanismo per la risoluzione delle crisi creato nel 2012 per gli Stati dell’area euro. Serve a fornire assistenza ai Paesi dell’Eurozona che hanno seri problemi finanziari; raccoglie fondi sul mercato dei capitali e mediante transazioni sul mercato monetario. Non è finanziato direttamente da denaro dei contribuenti. Ha sede a Lussemburgo, è un’istituzione intergovernativa (non Ue) e ha una capacità di prestito massima di 500 mld di euro.

Dal luglio 2013 ha sostituito l’Efsf, European Financial Stability Fund. Ha fornito assistenza macrofinanziaria alla Grecia, a Cipro, al Portogallo e all’Irlanda e prestiti per ricapitalizzare le banche alla Spagna. L’Italia è il terzo maggior socio del Mes, dopo Germania e Francia, con 14,33 mld di capitale versato e 125,4 mld di capitale sottoscritto. Il direttore è il lussemburghese Pierre Gramegna, che ha sostituito il tedesco Klaus Regling.

La riforma dell’Esm venne concordata a grandi linee nell’Eurogruppo del giugno 2019, quando il ministro dell’Economia era Giovanni Tria, nel governo Conte uno, sostenuto da Lega e Movimento 5 Stelle. E’ basata su diversi capitoli (backstop del Fondo Unico di Risoluzione, linee di credito del Mes, sostenibilità del debito, cooperazione del Mes con la Commissione Europea), si è resa necessaria per dare al Mes una serie di nuovi compiti per completare l’Unione economica e monetaria e, appunto, il Mes. Tra questi obiettivi, c’è anzitutto il backstop, cioè la garanzia di ultima istanza, per il Single Resolution Fund (Srf), o Fondo Unico di Risoluzione: si tratta di un fondo, finanziato dalle banche stesse e non dai contribuenti, che interviene per ‘risolvere’, come si dice in gergo, le banche fallite. Questa garanzia aggiuntiva dovrebbe essere fornita dal Mes, che interviene, appunto, come garante di ultima istanza, cioè nel caso in cui l’Srf si trovi a corto di fondi, con ulteriori 68 mld di euro. Non è una garanzia illimitata, ma aiuta a rafforzare quelle esistenti.

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