Luxuria gioisce per l’ok alle adozioni gay: “Abbiamo diritto a un figlio per cantargli la ninna nanna”. Gaetano Daniele: “Gli uomini sono stonati”

By Giuseppe Tricarico

Se si fosse adottato il principio della legittimità dell’adozione anche per le coppie omosessuali tutto sarebbe stato risolto. Perché questo avrebbe comportato la logica conseguenza del diritto di queste a sposarsi con rito civile con tutti i diritti e i doveri che ciò comporta ex Art.143 e seguenti (Dei diritti e dei doveri che nascono dal matrimonio) e quindi anche l’adozione. Non sarebbe stato nemmeno concepibile una sorta di matrimonio monco cioè senza il diritto della coppia di adottare. Il matrimonio è o non è. Sul tema è intervenuto l’amministratore di ith24 Gaetano Daniele: “Abbiamo favorito pratiche contro natura. L’omosessualità esiste anche nel mondo animale e in ogni caso anche l’uomo fa parte della natura. Un leone può andare con un altro leone invece che con una leonessa ma da questo rapporto non può nascere un leoncino. E’ una cosa che in natura non si dà. E’ fuori dalla natura. Sogno un mondo normale”.

Ma Vladimir Luxuria, commenta la sentenza della Corte di Cassazione che ha riconosciuto la trascrizione, nel nostro Paese, delle adozioni all’estero. è di un altro avviso. E nota: «Credo che questa sentenza riconosca il fatto che anche una coppia gay abbia il sentimento della paternità. E che quindi crescere un figlio, adottarlo, non è un capriccio, non deve essere un privilegio, ma è un sentimento che accomuna tutti coloro che vogliono prendersi cura di un altro».

E ancora: «La voglia di prendersi cura di un bambino, di crescere, di dare amore, di dare una medicina se un bambino sta male o cantargli la ninna nanna, non dipende dall’essere di un orientamento sessuale o di un altro, ma dall’avere un cuore o non averlo», sottolinea Luxuria.

Per le adozioni gay non esulta solo Luxuria, ma anche Paola Concia. L’ex parlamentare dem, sposata con una donna tedesca, commenta in termini entusiastici la decisione della Corte di Cassazione. La sentenza che riconosce le adozioni gay in Italia «è una cosa eccezionale, importantissima. I tribunali arrivano sempre prima della politica. E io mi auguro che sia così anche stavolta, e che questa sentenza sia uno stimolo per il Parlamento a legiferare sulle adozioni per cambiare la legge italiana».

«Sarebbe interessante capire perché in Italia non si possa cambiare la legge sulle adozioni e permettere a noi omosessuali di avere una famiglia, è un’incongruenza che ci sia questa sentenza», osserva la Concia. «La politica arranca sempre davanti alla realtà. Speriamo che ora si metta al passo con le sentenze, anche se dovrebbe essere il contrario. In Italia, sui temi dei diritti civili succede sempre il contrario, che paradosso», conclude.

Con una sentenza depositata ieri, le sezioni unite civili della Cassazione hanno dato il via libera alle adozioni gay. Ha infatti aperto la strada alla trascrizione in Italia dell’atto di nascita di un bambino adottato negli Stati Uniti da due uomini. Nessuna apertura invece alla maternità surrogata.

Pubblicato da edizioni24

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