Lo staff di Ignazio La Russa: “Fiducia nei magistrati, basta con le speculazioni politiche”

L’auspicio è che “termini ogni speculazione politica”, l’invito è ad “affidarsi unicamente al lavoro degli inquirenti”, perché ormai si assiste a condotte “non più tollerabili”. È una nota dello staff di Ignazio La Russa a chiedere che il modo di trattare pubblicamente la vicenda che ha coinvolto il figlio 19enne, Leonardo, accusato da una 22enne di un presunto stupro, torni nel perimetro del vero “diritto di cronaca” e del rispetto del lavoro degli inquirenti e della famiglia, tirata in ballo per estensione. La stessa nota, chiarendo che il presidente del Senato non rilascerà più alcun commento, avverte anche che “in ragione di quanto è sino ad oggi accaduto”, è stato incaricato un avvocato per tutelare “l’onorabilità del Presidente e degli altri componenti della famiglia”.

La nota arriva in una giornata in cui sotto lo studio legale La Russa sono stati trovati affissi dei manifesti deliranti  rivendicati dal movimento “Non una di meno”, con la foto di padre e figlio e la scritta “El violador eres tu. Gli stupratori siete voi”. Si tratta, evidentemente, della rottura di ennesimo argine in questa storia complicata e dolorosa, già ampiamente segnata da speculazioni e tentavi di politicizzazione, l’ultimo dei quali riguarda il cellulare in uso a Leonardo, ma intestato al padre e per questo non immediatamente acquisibile dagli inquirenti. La Procura, è emerso oggi, sta ancora valutando se presentare richiesta alla Giunta per le autorizzazioni, eppure a sinistra già c’è chi adombra l’ipotesi che La Russa padre sia reticente o possa addirittura “ostacolare le indagini”.

“Il Presidente La Russa, dopo la nomina dell’avv. Bazzoni da parte del figlio Leonardo, si è astenuto e si asterrà da qualsiasi commento diretto o indiretto sulla vicenda, avendo piena fiducia nell’operato dei Magistrati della Procura di Milano. Da un punto di vista mediatico, risulta, però, ormai passato il segno”, si legge nella nota dello staff, che ricorda come “più volte sono state pubblicate su quotidiani, giornali on line e sui social, le foto di un altro figlio del Presidente, col nome del fratello, nonché ricostruzioni artefatte a fini suggestivi della vita giovanile dei fratelli La Russa e dello stesso Leonardo (definito “trapper” per avere messo in rete solo nell’anno 2019, due canzoni col testo non suo, mentre è ormai al terzo anno di università)”.

E, ancora, “non sono financo mancati talk-show televisivi con esponenti privi di ogni conoscenza dei fatti, ma forti delle loro convinzioni ideologiche, nonché offese ai ‘La Russa’ che, di converso, si sono da sempre distinti per riconosciuta onorabilità, onestà e dirittura morale non solo con Ignazio, ma nei 50 anni continuativi di presenza dei La Russa in Parlamento”. “Non risulta più tollerabile la condotta di chi si sostituisce ai Pm con pretese di indagine e richieste istruttorie. Travalica ogni rispetto l’operato di associazioni di sinistra che affiggono manifesti e preannunciano flash-mob politici e diffamatori. Per tacere dei social. Per queste ragioni, si rinnova l’invito ad affidarsi unicamente al lavoro degli inquirenti e ci si augura che termini ogni speculazione politica della vicenda”.

“Tuttavia, in ragione di quanto è sino ad oggi accaduto, la famiglia La Russa – chiarisce ancora il comunicato – si è vista costretta ad incaricare l’avvocato Vinicio Nardo del Foro di Milano per tutelare, nelle competenti sedi giudiziarie, l’onorabilità del Presidente e degli altri componenti della famiglia. L’avvocato Nardo, che non si occuperà della vicenda di Leonardo (per il quale Leonardo ha incaricato l’avv. Bazzoni), sta raccogliendo tutti gli elementi che da giorni esulano dal normale esercizio del diritto di cronaca e di critica con riguardo alla famiglia La Russa”.

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