By Pasquale Aveta (per ith24)
Lo sfogo di un lettore ad ith24:
Caro Editore, mi chiamo Luigi Zampella, seguo quotidianamente il suo portale di informazione nazionale e, non per creare disparità, a differenza di altri, racconta sempre la verità in maniera nuda e cruda senza temere nulla. Questo le fa onore. In merito a quanto sta accadendo, mi sento preso veramente in giro da questo governo Conte che ho sempre sostenuto. Sono un elettore dei 5 Stelle. È vero. Ho ricevuto il reddito di cittadinanza, ma se dovessi tornare indietro, a costo di perderlo, non mi sognerei più di mettere quella croce sul Movimento 5 Stelle. Una totale delusione. Reddito di cittadinanza a parte, non hanno mantenuto una sola parola e ad oggi non ho ricevuto nessuna proposta di lavoro. Accendo la TV, ascolto i rappresentanti di questo governo, come Bonafede e amche se non mi spetta mi sento ricco: 600 euro a marzo, 700 forse 800 euro ad aprile quando nel mio stabile ci sono ancora famiglie che devono ricevere il bonus 600 euro di aprile. Il presidente dell’INPS Pasquale Tridico non fa altro che ripetere che i ritardi sono attribuibili ad una richiesta maggiore di domande e non è dovuto ad una mancanza di fondi. Ma come è possibile, mi chiedo, se 3,1 milioni di domande soano state evase in 48 ore e cioè dal 15 al 17 aprile, e altre 958 mila domande siano ancora appese al palo a distanza di 12 giorni?. Mi sento preso in giro ogni giorno e sento attorno a me una calma apparente. Grazie per la comprensione, Luigi Zampella.
L’editore risponde:
Caro Luigi, grazie per avermi esposto i tuoi dubbi ed i tuoi sentimenti in merito a questo governo che, come ben sai, visto che ci segui quotidianamente, non è all’altezza della situazione. Abbiamo bisogno di una classe politica competente, laureata. Per questo esiste la facoltà di scienze politiche. Per formare anche le nuove classi politiche e non quella scesa dalle scale di uno stadio o dalla porta di un talk show. In riferimento al bonus 600 euro, è vero. In molti mi segnalano di non aver ancora ricevuto l’indennità di aprile. Purtroppo non dobbiamo credere a tutto quello che ci dicono. Io ad esempio, ho adottato un metodo: Aspetto una settimana prima di giudicare una qualsiasi proposta. Perché riescono sempre a smentirsida soli. Proprio come la promessa del presidente dell’INPS Pasquale Tridico che attraverso una nota ufficiale dichiarò che le indennità sarebbero state evase tutte dal 15 al 17 aprile. Proprio come hai ricordato tu. E ad oggi 26 aprile, migliaia e migliaia di famiglie attendono ancora, invano. Anch’io sono convinto che le casse siano vuote. Stringiamo i denti, e guardiamo avanti con ottimismo.