Le strategie del Pd per raccattare uomini e voti: ma i conti non tornano, e dopo averla conosciuto a fondo, non torna più nessuno

Nel 2022 l’ex segretario del Pd di Enrico Letta propose interventi in ambito di tassazione sul lavoro e l’aggiunta di una mensilità in più per i lavoratori. Oggi Elly Schlein che ha preso il posto dell’ex presidente del Consiglio parla di “equità orizzontale ed equità verticale” e l’implementazione della tassa patrimoniale. Tra tecnicismi economici, vediamo perché le proposte firmate Partito democratico non funzionano o risultano semplicemente delle frasi prive di schemi finanziari concreti.

Per quanto riguarda la proposta di Enrico Letta in merito alla mensilità extra si dovrebbe finanziare il tutto tramite un’azione sugli extraprofitti delle grandi imprese. Guadagni importanti che provengono dall’aumento notevole nel 2022 del costo dell’energia. L’imprecisione sta proprio nel calcolo. Il programma del Pd per le elezioni politiche del 2022 citava: “Si agirebbe attraverso l’introduzione progressiva di una franchigia da 1.000 euro sui contributi Inps a carico dei lavoratori dipendenti e assimilati (a invarianza di computo ai fini pensionistici), destinando a tale scopo il recupero di evasione fiscale fissato come obiettivo dal Pnrr entro il 2024.” Questo intervento si sommerebbe a quanto già fatto dal governo Draghi. Inoltre le cifre non coincidono, è possibile aumentare quanto tolto all’evasione ma sarebbe difficile usare il denaro ricavato in anticipo come forma di copertura senza neanche conoscere le disponibilità economiche.

Una parola va spesa anche nei confronti di Elly Schlein che ha proposto l’implementazione delle tasse per le fasce di cittadini economicamente benestanti. Il problema, però, non riguarda solo i “ricchi” ma anche i ceti medi e quelli meno abbienti. In estrema sintesi, maggiore ricchezza consente di avere più disponibilità e un tasso redistribuzione del denaro più alto, quindi il sistema economico andrebbe incentivato ai processi di interscambio. Inoltre la Schlein demonizza i risparmiatori che dopo anni sono riusciti ad acquistare una seconda casa. Un esempio riguarda il fatto che su un appartamento acquistato a 175mila euro le tasse siano di circa 9mila euro. Per la numero uno del Pd evidentemente questa cifra non è abbastanza, è necessario colpire ulteriormente i risparmiatori.

Le vecchie teorie da parte della Sinistra italiana vengono riesumate dalla segretaria del Partito democratico. La Schlein ha affermato che la tassa di successione va resa “più progressiva” con “aliquote marginali progressive”. Il tutto senza specificare con quale progetto finanziario per il Paese.

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