L’avanzata dei russi nell’acciaieria di Mariupol, scontri con Azov. Trenta i bambini intrappolati

Escalation del conflitto a Mariupol. Soldati russi hanno fatto irruzione in una sezione dell’acciaieria Azovstal che era stata bombardata. Lo scrive Ukrainska Pravda senza specificare se si tratti della parte dello stabilimento dove si trovano civili e militari ucraini. L’assalto, spiega il sito, è iniziato ieri dopo la parziale evacuazione dei civili.

“Violenti combattimenti” sono in corso nell’acciaieria Azovstal di Mariupol con la brigata ucraina Azov. Lo ha confermato alla tv ucraina il sindato di Mariupol, Vadym Boichenko, citato dal Guardian. Il primo cittadino ha riferito alla tv ucraina che sono stati persi i contatti con i combattenti di Kiev nell’acciaieria Azvostal. Il Cremlino, come da copione, nega che le forze russe abbiano lanciato un assalto all’impianto. “L’ordine è stato dato pubblicamente dal comandante in capo (Putin) di annullare qualsiasi assalto. Non c’è nessun assalto”, ha detto il portavoce del Cremlino Peskov. Sostenendo che le forze di Mosca stanno assediando il sito. E intervengono solo per “fermare rapidamente i tentativi” dei combattenti ucraini di raggiungere delle “postazioni di tiro”.

Il noto giornalista ucraino Andriy Tsapliyenko conferma “gli occupanti hanno fatto irruzione nell’Azovstal”. Il tentativo, dice, è quello di ”reprimere la forte resistenza dei difensori di Mariupol. ‘L’esercito di Putin sta usando tutte le armi disponibili. Mentre i civili rimangono sotto i bombardamenti nello stabilimento”.

La deputata ucraina Kira Rudik  riferisce che nell’acciaieria Azovstal ci sono ancora 30 bambini intrappolati tra le macerie. E ha aggiunto che sono stati almeno 20 i tentativi, falliti, di evacuare le persone dall’acciaieria. “Potete immaginare le nostre lacrime quando il primo gruppo è stato messo in salvo”. Secondo la parlamentare ora l’obiettivo è fare una valutazione su tutti i bambini che sono ancora nello stabilimento. Insieme alle donne, agli anziani e ai soldati feriti. Il passo più complicato riguarda invece i soldati feriti perché la Russia non permette loro di uscire. Rudik ha infine precisato che ieri 156 persone sono riuscite a lasciare la città per raggiungere Zaporizhzhia.

Dall’inizio del conflitto a oggi i bambini rimasti uccisi in Ucrainasono stati 220 e 407 quelli feriti. Lo rende noto l’Ufficio del Procuratore generale ucraino, secondo cui il maggior numero di vittime si registra nella regione di Donetsk, di Kiev e di Kharkiv. A seguito dei bombardamenti quotidiani delle forze armate russe 1.584 istituzioni educative sono state danneggiate, di cui 118 completamente distrutte.

“Continueremo a fare di tutto per far uscire la nostra gente da Mariupol e Azovstal, sia civili che militari. È difficile, ma abbiamo bisogno di tutti coloro che sono lì”. Così il premier ucraino Volodymir Zelensky. “Non c’è stato un solo giorno in cui non ci siamo occupati di loro, in cui non abbiamo cercato di risolvere la questione“.

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