L’affondo di Papa Francesco: “Benedetto XVI strumentalizzato da gente senza etica, non di Chiesa ma di partito”

La morte di Benedetto XVI “è stata strumentalizzata da gente di partito, non di Chiesa”, gente “senza etica”. Sono le parole del Papa sul volo di ritorno dal Sud Sudan. E sembrano prendere di mira ancora una volta mons. Georg Ganswein, già segretario particolare del Papa emerito. “Vorrei dire che ho potuto parlare di tutto con papa Benedetto. Lui sempre era al mio fianco – continua papa Francesco – appoggiandomi, e se aveva qualche difficoltà, me la diceva e parlavamo. Non c’erano problemi”.

Bergoglio fa esempi concreti: “Una volta che io ho parlato del matrimonio delle persone omosessuali, del fatto che il matrimonio è un sacramento e che noi non possiamo fare un sacramento, ma che c’è una possibilità di assicurare i beni tramite la legge civile, che è cominciata in Francia… qualsiasi persona può fare un’unione civile, non necessariamente di coppia. Le vecchiette che sono in pensione per esempio… perché si possono guadagnare tante cose. Una persona che si crede un grande teologo, tramite un amico di Papa Benedetto, è andato da lui e ha fatto la denuncia contro di me. Benedetto non si è spaventato, ha chiamato quattro cardinali teologi di primo livello e ha detto: spiegatemi questo e loro lo hanno spiegato. E così è finita la storia. E’ un aneddoto per vedere come si muoveva Benedetto quando c’era una denuncia”.

“Alcune storie che si dicono, che Benedetto era amareggiato – dice Francesco –  per quello che ha fatto il nuovo Papa, sono ‘storie cinesi’. Benedetto anzi io l’ho consultato per alcune decisioni da prendere. E lui era d’accordo. Era d’accordo. Credo che la morte di Benedetto sia stata strumentalizzata da gente che vuole portare acqua al proprio mulino. E quelli che strumentalizzano una persona così brava, così di Dio, quasi direi un santo padre della Chiesa, direi che è gente non etica, è gente di partito non di Chiesa… si vede in ogni parte, la tendenza a fare di posizioni teologiche dei partiti. Queste cose cadranno da sole, o se non cadranno andranno avanti come tante volte è accaduto nella storia della Chiesa. Ho voluto dire chiaramente chi era papa Benedetto, non era un amareggiato”.

Il Papa ha anche detto che la criminalizzazione del ‘omosessualità è un problema “da non lasciare passare”. Le persone di tendenze omosessuali – ha aggiunto – “sono figli di Dio, Dio vuole loro bene, Dio li accompagna. E’ vero che alcuni sono in questo stato per diverse situazioni non volute, ma condannare una persona così è peccato, criminalizzare le persone di tendenza omosessuale è un’ingiustizia. Non sto parlando dei gruppi, ma delle persone. Alcuni dicono: fanno dei gruppi che fanno chiasso, io parlo delle persone, le lobby sono un’altra cosa, sto parlando delle persone. E credo che il Catechismo della Chiesa Cattolica dice: non vanno marginalizzati. Credo che la cosa su questo punto sia chiara”.

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