Carissimi amici di DisabiliNews,
Oggi desidero raccontarvi la straordinaria vicenda di Carlo Calcagni, Ufficiale elicotterista dell’Esercito Italiano e paracadutista della Folgore, il quale, nel corso di una missione di pace in Bosnia ed Erzegovina nel lontano 1996, ha affrontato una battaglia agghiacciante contro la malattia.
In quel periodo, Carlo si dedicava al soccorso medico-sanitario di civili e militari, ma, sfortunatamente, è stato vittima di una grave intossicazione da metalli pesanti. Questa lenta contaminazione ha provocato devastanti conseguenze sul suo organismo, conducendolo a una malattia irreversibile che ha persino alterato il suo patrimonio genetico.
Le patologie che Carlo Calcagni affronta quotidianamente, quali cardiopatia, mielodisplasia, Morbo di Parkinson e sensibilità chimica multipla, lo costringono a sopportare terapie estenuanti. Pensate a 300 compresse al giorno, quattro ore di flebo, sette iniezioni, sedute di ossigenoterapia, sauna e lettino a infrarossi.
Solo grazie a una determinazione ferrea e a un amore infinito per la vita, il colonnello Carlo Calcagni è riuscito a continuare a vivere, nonostante il dolore sia diventato un compagno costante.
Nato il 30 ottobre 1968, Carlo ha iniziato la sua carriera militare a 20 anni, diventando un Ufficiale di Prima Nomina presso la Scuola di Paracadutismo di Pisa. Ha partecipato a numerose missioni internazionali in vari paesi, ma è durante la missione in Bosnia nel 1996 che ha contratto la malattia che ha cambiato il corso della sua vita.
Parallelamente al suo impegno militare, Carlo ha sempre coltivato la sua passione per il ciclismo a livello agonistico, vincendo ben 15 titoli di Campione Italiano di ciclismo su strada e ottenendo il titolo di Migliore Atleta dell’Esercito Italiano nel 2001.
Vi invito a scoprire di più sulla sua straordinaria storia a questo indirizzo:
