La rivolta dei sindacati: “Sussidi anche ai clandestini”

By Pasquale Aveta (per ith24)

Per i sindacati non basta che 85mila migranti siano già in hotel in pensione completa, nonostante i senza tetto italiani siano stati completamente abbandonati sulle panchine. Ma per loro, per i sindacati, ci vogliono anche i sussidi agli stranieri. E la cosa che fa più preoccupare e che non bisogna fare nessuna distinzione tra regolari e irregolari, titolari di un permesso di soggiorno in scadenza o già scaduto o gli “irregolari” sul territorio nazionale, affinché tutti possano beneficiare senza alcun tipo di discriminazione dei fondi straordinari messi in atto dal governo con l’ordinanza 658 per l’emergenza Coronavirus.

La richiesta è stata inviata a tutti i comuni da un gruppo di associazioni quali Asgi, Avvocati per niente, Cgil Umbria, Cgil Lombardia, Caritas Ambrosiana, Action Aid, Naga, Arci, Maurice Glbtq, Associazione La Kasbah, Anolf Milano, Italiani Senza Cittadinanza, Liberi dalla violenza Odv.

Il comunicato

“In queste ore, molti Comuni italiani stanno decidendo sui criteri di ripartizione dei primi stanziamenti deliberati dal governo (ordinanza n.658 del 29.3.2020 pubblicata in GU il 30.3.2020) per incrementare il fondo di solidarietà comunale e contrastare le situazioni di bisogno createsi a seguito dell’emergenza Covid-19. Alcuni Comuni hanno già deliberato, anche in Basilicata, escludendo di fatto tutti gli stranieri o in parte, soprattutto se privi di residenza o se irregolari, o, in altri casi, ammettendo al beneficio solo gli stranieri titolari di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato.”, inizia l’appello riportato su “Associazionesoldo.eu”

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