Italiani fregati da Giuseppe Conte: il risarcimento per il Ponte Morandi lo deve pagare lo Stato, non i Benetton

A fine anno scatteranno gli aumenti delle tariffe autostradali e guarda caso i maggiori incassi finiranno in pancia ad Autostrade per l’Italia (Aspi).

A svelare quanto tenacemente è stato nascosto da Giuseppe Conte è Franco Bechis. Il direttore del Tempo ricorda come, nonostante le promesse, “a inizio dell’anno prossimo Aspi sarà ancora controllata a stragrande maggioranza dai Benetton attraverso la società Atlantia che possiede 188 per cento del capitale”.

Non solo, perché il governo giallorosso rischia di trovarsi di fronte a un altro grave imbarazzo. Maggiore addirittura a quello del Movimento 5 Stelle dopo la mancata revoca delle concessioni ai Benetton. “La soluzione dell’esecutivo al ‘caso Benetton’ – prosegue Bechis – non sarà affatto quella annunciata. Il gruppo di Ponzano Veneto sta forzando la mano, anche utilizzando in interdizione fondi esteri di investimento e perfino gli hedge funds presenti nel capitale, e lo fa per alzare il prezzo della cessione del comando cercando di massimizzare il proprio vantaggio”.

C’è di più, perché a pagare per la tragedia del ponte Morandi, che causò la morte di 43 persone, saranno i manager del Gruppo Benetton.

Ma questo – come spiega Bechis – solo sotto il profilo giudiziario, perché la responsabilità penale resta in capo a loro”. Idem sotto il profilo delle cause civili. Diverso discorso invece quando si passa alla penale “politica”, ossia quei 3,4 miliardi di euro di “oneri compensativi e risarcitori” che il governo ha previsto nella sua delibera. “Tutta la cifra viene dal bilancio di Aspi, e per stanziarla si è attinto alla riserva di utili della società e in parte all’indebitamento che per altro per circa un miliardo è assicurato proprio da un finanziamento di Cdp.

Un peso che oggi è sulle spalle di Atlantia e quindi indirettamente della famiglia Benetton, come quello complessivo degli oltre 8 miliardi di indebitamento netto della società Autostrade”. Ma, è per Bechis c’è un ma, s”e Aspi passa dal controllo di Atlantia a quello di Cdp anche tutto ciò che è contenuto nel suo bilancio, debiti compresi, passa di mano”. Morale della favola quei 3,4 miliardi di risarcimento per la caduta del ponte passerà allo Stato. 

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