Israele schiacciata da missili e bombe. Hamas: “È la rivoluzione”

Israele sotto attacco. L’organizzazione terroristica palestinese Hamas ha lanciato l’operazione “Alluvione al-Aqsa” sulla striscia di Gaza. Ad annunciarlo è stato il capo dell’ala militare del gruppo, Muhammed Deif. “Abbiamo avvisato più volte il nemico sionista – ha dichiarato Deif – ma abbiamo sempre avuto dei rifiuti”. La rivendicazione dell’attacco è stata preceduta da un sostenuto dispiegamento di razzi, almeno 5mila, seguito da messaggi di tripudio trasmessi dagli altoparlanti delle moschee, e dall’incursione di uomini armati a Sderot. Dalle prime immagini circolate sui social, sembrerebbe che alcuni miliziani avrebbero varcato il confine volando su dei deltaplani. Nel discorso pronunciato dopo l’avvio degli scontri, Deif ha chiesto agli arabi che vivono in Israele e alle nazioni arabe confinanti di unirsi ad Hamas in questo “grande giorno di rivoluzione”. Lo riferisce l’emittente Army Radio che cita Hamas Tv. L’obiettivo, prosegue il leader palestinese, è quello di “porre fine alle violazioni israeliane”.

Secondo i primi dati ufficiali forniti da Magen David Adom (pronto soccorso israeliano), il bilancio provvisorio è di una donna anziana morta e 15 feriti di cui uno grave intorno a Gederot, nei pressi di Ashkelon. L’esercito israeliano, attraverso le parole di un portavoce militare, ha avvertito la popolazione di non lasciare la loro abitazione fino a quando le zone bersagliate dai terroristi non torneranno sotto controllo. “Siamo pronti alla guerra“, si legge in una nota della Difesa, che ha confermato i primi contrattacchi aerei sulla Striscia.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha in programma un incontro con il ministro della Difesa Yoav Gallant, il quale ha comunicato la decisione di mobilitare un numero proporzionato di riservisti, e gli altri vertici militari per discutere del raid di stamattina. Gallant inoltre ha dichiarato lo stato di emergenza nelle zone situate a 80 km da Gaza. A Tel Aviv e a Gerusalemme nel frattempo da diverse ore sta risuonando l’allarme antiaereo, con il sistema di difesa Iron Dome che sta intercettando numerosi razzi diretti contro la città.

La data di oggi, Shabbat nel calendario ebraico, non è casuale: esattamente 50 anni fa, il 6 ottobre 1973, iniziò la guerra dello Yom Kippur, dal nome della festa ebraica omonima. Quel giorno truppe siriane ed egiziane scatenarono un’offensiva contro Israele. I primi ad attaccare furono gli egiziani con un’operazione nel Sinai, mentre Damasco si concentrò sulle alture del Golan. Dopo i successi iniziali tuttavia Israele riuscì a bloccare la manovra egiziana, avanzando fino a un centinaio di km dal Cairo.

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