Iolanda Apostolico? “Non si trovava lì per caso”: la giudice inchiodata dalle testimonianze

Iolanda Apostolico è diventata un caso nazionale. La giudice di Catania che ha dichiarato illegittimo il decreto immigrazione del governo non sembra essere propriamente imparziale. Il marito è praticamente un militante di sinistra e nelle scorse ore è emerso un video, diffuso da Matteo Salvini, in cui si vede la magistrato a una manifestazione del 2018 in cui si chiedeva lo sbarco dei migranti a bordo della nave Diciotti e si insultavano le forze dell’ordine. LaPresse ha intervistato Matteo Iannitti, presidente dell’Arci di Catania che nel 2018 fu tra i promotori di quella manifestazione.

“Io che faccio militanza a Catania nel movimento antirazzista e nella sinistra dal 2002 – ha esordito – non avevo idea di chi fosse la dottoressa Apostolico. È vero che la giudice è compagna di vita di un militante di sinistra assolutamente riconoscibile e, anche se lei non ha mai avuto nessun tipo di ruolo nell’attivismo, l’idea che sia una persona assolutamente slegata, tutta ‘casa e tribunale’, che non ha mai subito influenze di nessun tipo, non può assolutamente essere realistica. È però ipocrita fingere che non fosse una manifestazione contro il governo. Fa danno millantare l’indipendenza di una persona che invece convive con chi è impegnato politicamente. Quella manifestazione tra le parole d’ordine che aveva c’era la richiesta di dimissioni di Salvini da ministro. C’erano toni sprezzanti contro il governo che teneva in ostaggio quelle persone. C’era un clima di scontro profondo con il governo”. 

Insomma, Iannitti è sicuro di una cosa: “La giudice non poteva trovarsi lì per sbaglio. Quella è stata una chiara scelta di partecipare ad una cosa che non era la manifestazione dei centri sociali contro la polizia, o una manifestazione ecumenica, ma era chiaramente organizzata contro il governo. Era una manifestazione pacifica. Poi un gruppo di manifestanti si staccò, tentando di aggirare il blocco di polizia e salendo sul molo di levante, dove c’era la Diciotti. Fu un tentativo più estetico che reale, visto lo spiegamento di forze messo in campo. La polizia reagì con una piccola carica scenografica che preoccupò le persone un po’ più adulte che si misero in mezzo per placare gli animi”. Infine Iannitti ha avvalorato la tesi della giudice, che sostiene di aver cercato di tenere la situazione sotto controllo e non di aver partecipato alla manifestazione: “La giudice si trovò lì perché era in piazza, e come persona adulta volle placare gli animi. A prescindere dal ruolo di paciere che può aver avuto Apostolico, il fatto che la giudice fosse a quella manifestazione fu comunque una chiara affermazione della sua posizione politica”.

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