Il sondaggio che disintegra quel che rimane della sinistra: parola ai numeri

C’è un’Italia raccontata dalla sinistra che gufa e si diletta nell’avanzare prospettive catastrofiche. E poi c’è un’Italia fatta di realtà, in cui gli elettori continuano a fidarsi del centrodestra e – promuovendo l’operato del governo guidato da Giorgia Meloni – sostengono i partiti che fanno parte della coalizione. Al contrario, le opposizioni mettono in mostra tutte le loro fragilità e le spaccature interne. Il risultato? Sono nella palude e non riescono a risalire. I numeri del sondaggio di Swg per La7 fotografano chiaramente l’attuale situazione politica in Italia.

Resta saldamente al comando Fratelli d’Italia, che nel giro di una settimana mette a segno un +0,2% che lo porta al 29,4%. In sostanza FdI si mantiene sopra la soglia del 29% e auspica di raggiungere via via la vetta del 30%. Quest’ultimo è un traguardo molto più complicato per il Partito democratico che, nonostante la crescita dello 0,4%, si posiziona solamente al 20%: una soglia che rende difficoltosa l’operazione rimonta e che tiene sempre acceso l’incubo di finire sotto quella quota. Rispetto alla rilevazione del 24 luglio il Movimento 5 Stelle sale dello 0,3% e va al 16,3%.

Segue la Lega di Matteo Salvini, che incassa lo 0,1% e si porta al 9,7% incrociando le dita e sperando di toccare la doppia cifra. Non si registrano novità per quanto riguarda Forza Italia, stabile al 7,2%. Indietreggia e perde ulteriore terreno Azione: il partito di Carlo Calenda vorrebbe tanto superare gli azzurri, ma deve fare i conti con una flessione negativa dello 0,2% che lo porta al 3,4%. Il medesimo calo è stato riscontrato per Verdi-Sinistra italiana, ora al 3%.

Infine si trovano le formazioni politiche che, stando alle intenzioni di voto espresse nei sondaggi, hanno minore consenso rispetto ai principali partiti: Italia Viva di Matteo Renzi lascia per strada lo 0,2% e va al 2,5%; +Europa di Emma Bonino cala dello 0,1% e si attesta al 2,4%; Per l’Italia con Paragone porta a casa lo 0,1% e sale al 2,2%; Unione Popolare di Luigi De Magistris perde lo 0,1% e deve accontentarsi dell’1,7%. Gli altri partiti hanno un peso del 2,2% (-0,3%). Cala del 2% l’area di coloro che preferiscono non esprimersi (38%).

Le cifre del sondaggio offrono importanti spunti di riflessione. Innanzitutto il centrodestra conferma la propria forza e il dominio sugli avversari: la coalizione composta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia può vantare il 46,3% delle intenzioni di voto, in crescita dello 0,3% in una settimana. La situazione è diametralmente opposta per le opposizioni: le variazioni positive del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle di fatto vengono annullate dal calo di Azione, Verdi-Sinistra italiana, Italia Viva e +Europa.

Da qui un altro punto su cui ragionare. La sinistra blatera e alza la cresta su una presunta distanza tra le priorità degli italiani e le ricette politiche del centrodestra. Una narrazione che non torna, visto che gli elettori nei sondaggi continuano a premiare lo schieramento attualmente alla guida del nostro Paese. Le opposizioni sono spaccate, quotidianamente mettono in luce tutte le loro differenze e nelle rilevazioni non sono in grado di avanzare. Una situazione di immoblismo che, se dovesse proseguire in futuro, potrebbe condannare i partiti al di fuori della maggioranza all’irrilevanza politica.

Nota del sondaggio:
a) Sondaggio realizzato da SWG S.p.a.;
b) Committente La7 S.p.a.;
c) Estensione territoriale: nazionale;
d) Campione di 1.200 soggetti maggiorenni residenti in Italia (4.530 non rispondenti);
e) Interviste effettuate nel periodo 26-31 luglio 2023 con metodo cati-cami-cawi;
f) Il sondaggio è disponibile qui.

Pubblicato da edizioni24

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