Il sistema in Sicilia, 11 arresti per voto di scambio: c’è pure un sindaco. Sospeso il vice governatore

By Francesca Galici

Nuova inchiesta sui voti di scambio nella politica italiana, questa volta incentrata sulla Sicilia. Da questa mattina le forze dell’ordine, coordinate dalla procura di Catania, sono impegnate nell’operazione “Pandora”, che vede in campo oltre 100 carabinieri, operativi tra le province di Catania e di Palermo. È stata consegnata un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Gip del tribunale etneo, nei confronti di undici soggetti tra esponenti politici, funzionari comunali ed imprenditori. Le accuse, a vario titolo, sono di scambio elettorale politico – mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione aggravata, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.

Nell’indagine, condotta dal Nucleo investigativo di Catania tra il 2018 e il 2021, rientrano “tanto gli accordi illeciti tra alcuni amministratori del Comune di Tremestieri Etneo (Catania) ed elementi vicini alla cosca mafiosa Santapaola-Ercolano”, quanto la successiva “degenerazione affaristica messa in atto dai funzionari infedeli mediante numerose corruttele, per concedere permessi e assegnare lavori agli ‘imprenditori amici'”. Il sindaco del Comune etneo, Santi Rando, esponente di lista civica, è tra quelli destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso e corruzione aggravata. Ai domiciliari anche lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsisvalle. Colpito da sospensione dalle funzioni pubbliche per un anno, invece, il vice presidente della Regione Siciliana, nonché assessore all’Agricoltura della Lega, Luca Sammartino, che al momento risulta indagato per corruzione.

Proprio in merito al suo ruolo, la procura spiega che “è stata riscontrata la preoccupazione dello stesso di mettersi al riparo da eventuali attività di indagine in atto nei suoi confronti, escludendo dalle liste i soggetti in odore di criminalità organizzata, dei quali sembrerebbe essersi avvalso in occasione delle elezioni”. Secondo gli investigatori, Sammartino avrebbe cercato di acquisire informazioni riservate su eventuali indagini a suo carico, procedendo anche alla “bonifica” della sua segreteria politica “avvalendosi di personale dell’Arma dei carabinieri in servizio e in quiescenza”. Avrebbe anche cercato di acquisire “informazioni riservate circa l’eventuale pendenza a suo carico di procedimenti penali“.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, emergerebbe “una strategia dei vertici comunali” per “neutralizzare ogni forma di opposizione politica”. In questo contesto si inserisce, secondo la procura, “l’accordo corruttivo con lo storico consigliere d’opposizione Mario Ronsivalle, poi transitato tra i sostenitori di Rando per le amministrative del 2021″.

Ronsivalle, che a Tremestieri Etneo è titolare di una farmacia, secondo le contestazioni della procura “anche grazie all’intervento di Luca Rosario Sammartino, principale referente politico del sindaco, all’epoca dei fatti deputato regionale e attuale vicepresidente della Regione, sarebbe stato avvantaggiato attraverso la riduzione del numero delle farmacie presenti nella pianta organica comunale, promettendo in cambio il sostegno elettorale, per le elezioni europee del 2019, al candidato sostenuto dal Sammartino”.

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