Il Premier Meloni: “Situazione complessa. Dobbiamo correre di più per far correre di più la Nazione”

«La situazione è complessa da maneggiare, abbiamo bisogno di correre di più per far correre di più questa Nazione». Giorgia Meloni, presente al Gran Premio di Formula 1, usa il tempio della velocità come metafora e «fonte di ispirazione» per fotografare gli impegni delle prossime settimane, dalla manovra alla riforma della Giustizia e alla crescita economica.

Le linee sono tracciate. Il governo punta a confermare il taglio del cuneo fiscale  e renderlo strutturale. Fondamentali, per Palazzo Chigi, gli aiuti a famiglie e imprese. Poi, la proroga degli incentivi per l’assunzione di donne e under 36, e la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività. Si lavora anche alla possibile detassazione delle tredicesime e all’estensione della soglia esentasse per i fringe benefit per i lavoratori senza figli. Tutto il pacchetto costerebbe fino a 13 miliardi. Un primo passo della riforma fiscale con il taglio delle aliquote Irpef da quattro a tre costerebbe invece 3-4 miliardi.

Tutto l’esecutivo è al lavoro per «correre di più», come detto da Giorgia Meloni. Sul palco di Cernobbio è intervenuto il ministro Giorgetti: «Noi faremo una legge di bilancio prudente, che tenga conto delle regole fondamentali della finanza pubblica. Però – ha poi precisato – per quanto riguarda il Superbonus dei 100 miliardi di cui si parla, ricordo che questo governo ne ha pagati 20, ma altri 80 rimangono da pagare. La cena l’hanno già mangiata tutti e noi siamo chiamati a pagare il conto. Cosa che ricadrà sul Patto di stabilità del 2024, 2025 e 2026».

Sul fronte giustizia anche il ministro Nordio, da Cernobbio, ha mostrato polso e mano ferma. E replicando a chi gli chieveva conto dei rumors secondo i quali il governo vorrebbe rallentare la riforma per timori di un autunno-inverno “caldo” ha detto: «No, non esiste nessuno slittamento della riforma della Giustizia. Abbiamo portato il cronogramma alla presidente del Consiglio. È già stato approvato dal Cdm in una prima parte, secondo i tempi decisi. E ha comportato essenzialmente delle proposte di riforme del codice di procedura penale e del diritto penale, compresa l’abolizione, che auspichiamo, del reato d’abuso d’ufficio». Quindi il Guardasigilli conclude: «Una seconda parte del cronoprogramma sarà presentata a breve: vorrei forse anche già nel prossimo Cdm, in via d’urgenza su altre materie, sempre penali».

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