Il Ministro Urso: contro il caldo interventi su smart working e settimana corta. La priorità è il calo dell’inflazione

Nessun pregiudizio sul salario minimo ma la priorità sono i prezzi. Così in un’intervista al ‘Corriere della Sera‘ il ministro per il Made in Italy Adolfo Urso. “Siamo rispettosi del confronto che si sta svolgendo in Parlamento, delle posizioni di sindacati e rappresentanze di impresa. Va detto che la direttiva europea mira a garantire la diffusione di salari adeguati e garanzie contrattuali, cosa che già accade in Italia grazie ad un ampio ricorso alla contrattazione collettiva. Ma non abbiamo alcun pregiudizio di sorta sul tema”, afferma.

Dall’emergenza caldo ai prezzi il governo ha delle priorità già sul tavolo. “Di certo il caldo di queste settimane impone una risposta rapida: perciò nella proposta di aggiornamento del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), che il ministero dell’Ambiente ha inviato alla Commissione europea, sono stati indicati prioritari interventi come lo smart working e la settimana lavorativa corta. Il tavolo al ministero sono certo fornirà risposte concrete”.

E sul fronte rincari spiega che “va premesso che l’inflazione in Italia sta diminuendo più rapidamente che in altri Paesi europei, ma noi vogliamo fare di più anche per evitare che gli aumenti diventino strutturali come è avvenuto durante la fiammata del 2007/2009. Stiamo lavorando per calmierare i prezzi dei beni di largo consumo individuando un paniere non solo alimentare con meccanismi che definiremo in questi giorni con tutti gli attori della filiera, dalla grande distribuzione organizzata a produttori e commercianti. L’obiettivo da raggiungere già prima della pausa estiva è un accordo di sistema per un ‘trimestre anti inflazione’.

Riguardo ai carburanti, non è vero che tornano a crescere”. Grazie al decreto legge Trasparenza, al continuo monitoraggio del Mimit e alla collaborazione dimostrata dai gestori delle stazioni di servizio, che dall’1 agosto esporranno anche i prezzi medi dei carburanti, “il costo industriale dei carburanti in Italia, depurato dalle accise, è oggi tra i più bassi d’Europa”, conclude Urso.

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