Il Gen. Figliuolo nuovo commissario per le zone alluvionate

Via libera da parte del Consiglio dei ministri alla nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo quale Commissario alla ricostruzione dopo l’alluvione che a inizio maggio ha colpito l’Emilia Romagna e parte di Marche e ToscanaIl nome di Figliuolo, già Comandante operativo di vertice Interforze (Covi), è noto al grosso pubblico per aver egli affrontato con successo l’emergenza Covid riuscendo a dare un grande impulso alle vaccinazioni. Al momento in cui scriviamo manca ancora l’ufficialità, ma è probabile che a collaborare con il generale vadano, in qualità di subcommissari, Stefano BonacciniFrancesco Acquaroli ed Eugenio Giani, governatori rispettivamente di Emilia Romagna, Marche e Toscana.

La nomina di Figliuolo è arrivata al termine di un Cdm che ha registrato, tra le altre cose, anche la designazione di Fabio Panetta a governatore della Banca d’Italia. L’attuale componente del Comitato esecutivo della Bce si insedierà il prossimo 1° novembre, all’indomani della scadenza del mandato dell’attuale governatore Ignazio Visco. Nomine a parte, all’ordine del giorno della riunione di Palazzo Chigi  figuravano due decreti legge, uno a sostegno di famiglie e imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, e l’altro relativo ad interventi per la ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione, ora affidati alla struttura retta da Figliuolo. Particolarmente importante è anche il provvedimento relativo agli interventi in materia di sicurezza stradale, contenente anche la delega per la revisione del Codice della strada.

Secondo le prime indiscrezione trapelate a Cdm ancora in corso, sarebbero numerose le nuove norme «in materia di micromobilità». L’obbligo di uso del casco a bordo dei monopattini, in precedenza previsto esclusivamente per i conducenti minori di diciotto anni, viene ora esteso a tutti i conducenti. Sempre con riferimento ai monopattini, il nuovo testo dispone anche il divieto assoluto di circolazione contromano, prima consentito nelle strade con doppio senso ciclabile. Resta invece il divieto a di “invadere” i marciapiedi, esclusa – ovviamente – «la possibilità di conduzione a mano». Il nuovo testo, inoltre, limita l’ambito di circolazione di tali veicoli alle strade urbane con limite di velocità non superiore ai 50 km orari. Una modifica che preclude quindi la possibilità ai monopattini di circolare su strade extraurbane.

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