Il compagno della Meloni gela le male lingue: “Io sul volo di Stato? Mi muovo a mie spese con l’auto…”

Da quando Giorgia Meloni è al governo, ad Anfrea Giambruno, compagno della premier e padre della piccola Ginevra, è stata data, nella migliore delle ipotesi, la patente del “raccomandato”. Ecco perché in una intervista al Corriere della Sera, questa mattina, usa più l’ironia che la rabbia per rispondere a veleni e illazioni sulla sua carriera professionale e dimostra di aver imparato a districarsi anche tra le domande più maliziose. Da settembre, Andrea Giambruno condurrà Diario del giorno del Tg4 dal lunedì al venerdì e in onda da Roma e non più da Milano. Giambruno non ha problemi ad ammettere che è stata una sua richiesta per poter essere più presente come padre. “È un favore personale che l’azienda mi fa ed è un premio per avere, con tutta la squadra, aumentato e consolidato gli ascolti e fidelizzato il pubblico”.

“Hanno avuto fiducia in me. Anche se per qualcuno sono paracadutato o raccomandato, ho dimostrato che, di tv, qualcosina capisco. Sono quasi vent’ anni che la faccio”, dice dei dirigenti Mediaset. Giambruno dichiara di preferire la politica alla cronaca, “anche nella sparizione della piccola Kata c’è la responsabilità politica, come in tanti episodi di violenza: se releghi lo schifo in periferia, è ovvio che qualcosa di brutto succede. Io vorrei implementare il racconto della vita vera, dare sempre più elementi per farsi un’opinione: se si parla di poveri, voglio sentire la signora povera prima dell’opinionista che povero non è…”.

E nel suo futuro? “Per ora sono un umile giornalista che fa il suo, però neanche può essere che tutti i giorni qualcuno su social o giornali mi debba spiegare come fare le domande e cosa dire e che io venga criticato pure per la cravatta o per i mocassini con la suola blu”. Il riferomento è alle ironie che qualcuno ha fatto sulle sue scarpe. A cui rispoinde con ironia; “Sono scarpe che prendo in un negozio abbordabile dove mi capita di passare. Ma tante illazioni gratuite non mi danno fastidio per me, ma per Giorgia..“. Come le illazioni sulla sua presenza sul volo di Stato a Borgo Egnazia ai sopralluoghi di Meloni per il G7: “Non ero sull’aereo di Stato: mi sono pagato volo e auto e sono andato a prendere mia figlia, che non vedevo da una settimana”.

“Lei è una mamma impeccabile, ma ci sono situazioni in cui non hai il tempo che tua figlia ti richiede o che tu vorresti. Umanamente, ci rimani male. Allora, provo a supplire io, magari accompagno Ginevra a salutare la mamma a Palazzo Chigi, ma non mi sembra di fare qualcosa di eccezionale”. Sui casi Daniela Santanchè e Andrea Delmastro, Giambruno dichiara di condividere la nota di Palazzo Chigi che accusa i magistrati di fare opposizione? “Io sono garantista per natura. Credo che, ora, a maggior ragione, fa bene il ministro Carlo Nordio a portare a termine la riforma della giustizia”.

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