Il Cdm approva la riforma fiscale: Giorgia Meloni: “Svolta necessaria per il Paese”

E fatta: il Consiglio dei ministri ha dato via libera alla riforma fiscale, una decisione storica. Come spiega il Mef in una nota, infatti, la legge delega riscrive completamente l’attuale sistema tributario varato negli anni 70. Non a caso il premier Giorgia Meloni ha salutato il provvedimento licenziato dal Cdm come «svolta necessaria per il Paese». Le nuove regole diventeranno operative entro due anni dall’entrata in vigore della legge delega. «Esse – si legge nella nota del Mef – vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese».

“L’approvazione della Delega sulla Riforma fiscale è una vera e propria svolta per l’Italia. È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese – dice Giorgia Meloni –. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicino alle esigenze dei contribuenti e attrattivo per le aziende. La Riforma contiene una visione complessiva e programmatica che premia la lealtà e la responsabilità del contribuente, gettando le basi per un nuovo rapporto di fiducia con il Fisco. Grazie alla Riforma del sistema fiscale abbassiamo le tasse, aumentiamo la crescita e l’equità, favoriamo occupazione e investimenti”, conclude il premier.

Scendendo nel dettaglio, queste le maggiori novità: la riforma dell’Irpef prevede il passaggio da 4 a 3 aliquote, con l’obiettivo della flat tax per tutti. «In tal modo – spiega il Mef – si garantisce l’equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale». Oltre a ciò, la riforma garantisce la razionalizzazione e semplificazione dell’intero sistema Irpef (redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendenteautonomo, d’impresa e diversi). La delega prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l’equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro). Quanto al capitolo “imprese“, la riforma prevede una riduzione dell’attuale aliquota Ires per chi investe e\o assume. Prevista anche una graduale eliminazione dell’Irap.

Con l’istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell’adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all’evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva. Soddisfazione per l’approvazione della riforma fiscale è stata espressa da tutte le forze di maggioranza. Per Fratelli d’Italia sono intervenuti i capigruppo di Camera e SenatoTommaso Foti e Lucio Malan, che hanno contrapposto «la concretezza e l’operatività del governo Meloni» al «chiacchiericcio delle opposizioni». Di riforma «all’insegna dei valori liberali» ha invece parlato il presidente dei deputati di Forza Italia Alessandro Cattaneo. Mentre il leghista Alberto Gusmeroli, presidente della X Commissione della Camera, ha sottolineato il «deciso cambio di passo» impresso dalla riforma al rapporto tra cittadini e fisco.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.