Guarda la diretta, Israele-Hamas. Idf: “I terroristi continuano ad entrare”. Si muove il Qatar

Prosegue per il terzo giorno di fila la guerra in Israele, dopo l’attacco di Hamas con l’operazione “Diluvio al-Aqsa”. Le Forze di difesa israeliane stanno combattendo gli estremisti islamici in sei insediamenti del sud del Paese al confine con la Striscia di Gaza. Gli scontri sono in corso a Be’eri, Kfar Aza, Nirim e Alumim. Al momento il bilancio è drammatico: si parla di 436 morti palestinesi, tra cui 91 bambini e 61 donne, e 2.271 feriti. Numeri destinati a crescere. Qui per seguire la diretta. 

Ore 11.00 – Idf: centinaia di migliaia di riservisti arruolati
“Negli ultimi giorni l’Idf ha reclutato centinaia di migliaia di soldati riservisti per varie posizioni sul campo e nei quartieri generali. Contrariamente ai rumors, non c’è carenza di equipaggiamento nell’esercito”: così il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce dell’Idf. “L’Idf fornisce a soldati tutto l’euipaggiamento necessario per affrontare i vari compiti al fronte”, ma “considerato il gran numero di reclutati, in alcuni casi ci vuole un pò di tempo per consegnate gli equipaggiamenti”.

Ore 10.44 – “Nuove infiltrazioni di miliziani da Gaza in Israele”
Secondo quanto filtra dalle Forze di Difesa Israeliane, terroristi palestinesi stanno continuando a infiltrarsi in Israele attraverso il confine di Gaza, la cui barriera difensiva è stata pesantemente danneggiata dall’attacco di sabato. Idf  ha pubblica anche filmati di diversi attacchi aerei contro terroristi che stavano entrando nella notte. L’esercito ritiene che ci siano molti terroristi ancora in territorio israeliano dopo l’invasione iniziale.

Ore 10.38 – Il Qatar mediatore nello scambio di prigionieri tra Hamas e Israele 
Potrebbe essere il Qatar una delle chiavi nella mediazione per lo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. “Con il sostegno degli Stati Uniti – riferisce l’agenzia di stampa cinese Xinhua citando una fonte del Movimento di resistenza islamica -, il Qatar sta cercando di raggiungere l’accordo urgente che porterebbe al rilascio delle donne israeliane catturate da Hamas in cambio di donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane”. Hamas avrebbe richiesto il rilascio di tutte le 36 donne palestinesi detenute nelle carceri israeliane.

Ore 10.25 – “80 terroristi di Hamas trovati nella notte” 
Stamattina le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno fatto sapere che circa 80 terroristi sono stati trovati nel Paese durante la notte, mentre i combattimenti sono continuati in sei località lungo il confine con Gaza. Almeno 800 obiettivi di Hamas a Gaza – riferiscono i media israeliani – sono stati colpiti dall’esercito. Sarebbero oltre 260, secondo le ricostruzioni, le vittime dell’attacco dei miliziani di Hamas al rave party Nova Music Festival.
 

Ore 10.18 – “Hezbollah non interviene se non attaccato” 
Il ministro degli esteri libanese Abdallah Bou Habib ha affermato di aver ricevuto la garanzia dai vertici di Hezbollah che il partito armato filo-iraniano non interverrà nel conflitto in corso tra Hamas e Israele se non sarà attaccato direttamente dagli israeliani, come riportao dall’agenzia libanese al Markaziya: “Hezbollah – queste le parole del ministro degli Esteri – ci ha promesso che non intende intervenire nella guerra a Gaza a meno che Israele non commetta una aggressione” contro il vicino Libano.

Ore 09.56 – Ben Gvir: ordine di emergenza per moltiplicare le licenze per il porto d’armi
Il ministro della Sicurezza nazionale israeliana, Itamar Ben Gvir, annuncia l’attivazione di un “ordine di emergenza” per moltiplicare le licenze per il porto d’armi nel paese. 

Ore 09.43- Iran: con Hamas, ma non siamo dietro gli attacchi
“Noi appoggiamo orgogliosamente e incrollabilmente la Palestina, tuttavia non siamo coinvolti nella risposta palestinese , che è stata condotta solo dai palestinesi”. Così in una nota la missione dell’Iran presso le Nazioni Unite, riferendosi agli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico. “L’azione della Resistenza palestinese è stata una difesa pienamente legittima contro i crimini e le usurpazione dell’illegittimo regime sionista”, concludono dal regime degli ayatollah.

Ore 09.33 – “Dall’Egitto avvertimento ignorato”
Il Times of Israel in un articolo dà conto della rivelazione raccolta da un funzionario dell’intelligence egiziana, che sostine come il Cairo – che spesso funge da mediatore tra Israele e Hamas – avesse ripetutamente parlato alla controparte israeliana di “qualcosa di grande in arrivo”, pur senza approfondire. Secondo quanto riferito dalla fonte egiziana sotto anonimato, i funzionari israeliani erano concentrati sulla Cisgiordania e hanno minimizzato la minaccia di Gaza. Li abbiamo avvertiti che un’esplosione della situazione sta arrivando, e molto presto, e sarebbe grande. Ma hanno sottovalutato tali avvertimenti”, fa sapere la fonte.

Ore 09.09 – “Continuano ad entrare in Israele”
Il portavoce dell’esercito israliano, il tenente colonnello Richard Hecht, ammette le difficoltà e conferma l’enormità dell’attacco serrato da Hamas contro Israele: “Pensavamo che saremmo stati in una posizione migliore”, spiega. L’attacco infatti prosegue: è possibile, ha aggiunto Hecht, che i combattenti di Hamas stiano ancora attraversando Israele da Gaza. E ancora, spiega che gli attacchi aerei israeliani stanno prendendo di mira luoghi in cui i militanti si stanno radunando per attraversare il confine.

Ore 08.48 – “Restate chiusi in casa”
Ormai ci sono pochi dubbi: l’operazione di Israele contro i terroristi che si sono infiltrati nella notte tra venerdì e sabato prende “più tempo del previsto”, la conferma arriva dal portavoce dell’esercito israleiano. Dunque, l’appello a restare “chiusi in casa”, rivolto in particolare ai cittadini del Sud di Israele, quelli residenti a Sderot su tutti, cittadina a ridosso della Striscia di Gaza.

Ore 8.20 – Prezzi del petrolio in aumento
Petrolio, prezzi saliti di oltre il 4 per cento dopo l’offensiva di Hamas contro Israele

Ore 7.54 – Wsj: guerra pianificata da Hamas con l’Iran
Funzionari della sicurezza iraniani avrebbero contribuito a pianificare l’attacco a sorpresa di Hamas contro Israele sabato e dato il via libera all’assalto durante un incontro a Beirut lunedì scorso: a rilanciare le accuse contro l’Iran è oggi il Wall Street Journal che cita “alti esponenti di Hamas ed Hezbollah, un altro Gruppo militante sostenuto dall’Iran”.

Ore 7.30 – Esercito israeliano: il sabato è stata la peggiore giornata della storia di Israele
“Di gran lunga la peggiore giornata nella storia di Israele”: così un portavoce delle Forze di difesa di Israele (Idf) su X definisce sabato scorso, il giorno dell’attacco di Hamas allo Stato ebraico, secondo cui l’attacco è paragonabile a Pearl Horbor o all’11 settembre. 

Ore 7.00 – Oltre 500 obiettivi colpiti nella notte a Gaza
“Più di 500 obiettivi” di Hamas sono stati colpiti nella notte tra da attacchi aerei e colpi di artiglieria nella Striscia di Gaza. Lo ha confermato l’esercito israeliano. “Durante la notte, aerei da combattimento, elicotteri, aerei e artiglieria hanno colpito più di 500 obiettivi dei terroristi di Hamas e della Jihad islamica”, ha aggiunto in un comunicato.

Ore 6.30 – La Casa Bianca e il Congresso discutono rafforzamento sostegno a Israele 
L’amministrazione Biden ha riferito che cercherà di inviare immediatamente ulteriori aiuti per 100 milioni di dollari tramite il ricorso all’autorità di emergenza presidenziale.

Ore 6.00 – L’attacco di Israele a Gaza possibile “nelle prossime 24-48 ore”
Secondo fonti del Washington Post, l’attacco di Israele a Gaza potrebbe arrivare “nelle prossime 24-48 ore”. “La dichiarazione di guerra di Israele, una formalità per lo più simbolica, permetterebbe al governo di attuare una più ampia mobilitazione delle riserve militari. I funzionari statunitensi si aspettano che le forze israeliane lancino un’incursione di terra nella Striscia di Gaza, densamente popolata, nelle prossime 24-48 ore”, fa sapere il quotidiano statunitense. 

Pubblicato da edizioni24

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