Grillo come Sparta: “Figli miei…”. Ma è solo un’ammucchiata

Un post che vorrebbe porre un freno ai dissidi interni al MoVimento 5 Stelle: Beppe Grillo è tornato sulla scena, commentando in via indiretta la resa dei conti in corso tra il nuovo capo politico Giuseppe Conte e l’ex leader dei 5s Luigi Di Maio. Dopo il tweet in cui aveva annunciato l’imminente elezione al Colle di Elisabetta Belloni – post poi smentito dai fatti-, il comico è intervenuto via social invitando la sua creatura a parlare “con una sola voce”.

Del resto, il caos nel MoVimento 5 Stelle e stato evidente da rendere onorabilie una scissione o comunque una qualche forma di riorganizzazione interna. L’ex premier giallorosso e gialloverde Giuseppe Conte, indignato per la strategia sul Quirinale di Luigi Di Maio, sta cercando la sponda dell’ex grillino Alessandro Di Battista, mentre il capo di Dicastero degli Esteri può contare sul sostegno dell’ex sindaco di Roma Virginia Raggi. Siamo al cosiddetto redde rationem. E Grillo scende in campo, provando a tamponare la situazione.

“Una volta – ha esordito il comico via social – un padre venerabile (Bapu Ghandi) disse ai suoi “sii tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Così egli (l’Elevato) non volle essere un padre padrone, ma un padre che dà ai figli il dono più grande. Sicché rinunciò a sé per consentire il passaggio dall’impossibile al necessario”. Dopo la “parabola”, arriva la stoccatadiretta ai suoi: “Non dissolvete il dono del padre nella vanità personale (figli miei). Il necessario è saper rinunciare a sè per il bene di tutti, che è anche poter parlare con la forza di una sola voce. Ma se non accettate ruoli e regole restano solo voci di vanità che si (e ci) dissolvono nel nulla”.

Il messaggio è chiaro: il MoVimento 5 Stelle, per essere credibile, deve ricompattarsi ed evitare fughe in avanti. E i leader dovrebbero evitare di “dissolvere” il patrimonio che lui, Beppe Grillo, ha messo a disposizione. Mentre “l’Elevato” interviene a gamba tesa per scongiurare il peggio, tra i 5S continua a circolare forte dissapore, da una parte della barricata e dall’altra.

Giuseppe Conte, sottolineando le “gravi condotte” che avrebbe tenuto Luigi Di Maio scavalcando il mandato affidato all’avvocato originario di Volturara Appula per le trattative sul Colle, ha in mente un’assemblea dove chiedere conto al ministro degli Esteri del suo comportamento politico. Di rimando, l’ex leader politico grillino, nel corso della giornata di ieri, ha tenuto una serie d’incontri: uno con la stessa Belloni, che su Di Maio ha avuto parole al miele, ed uno con l’ex primo cittadino romano Virginia Raggi.

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