Giorgia Meloni a valanga contro i traditori della patria: “L’Italia è sotto attacco. Con il Mes consegnate le chiavi della città agli assalitori”

By Fabio Vacca (per ith24)

Ormai è accertato, il Premier Conte è sempre più vicino al Mes, e sempre più distante ai problemi e alle esigenze degli italiani. A dimostrazione che a distanza di oltre un mese e mezzo nessuna categoria, nessun italiano in difficoltà ha visto un euro.

Sulla questione interviene la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che tuona:  “Con il Mes consegnate le chiavi della città agli assalitoriNoi difenderemo comunque le mura dai nemici”

E ancora: “Vorrei provare oggi, con l’animo positivo proprio di un giorno come questo, a tornare sul tema che ci ha pesantemente diviso nei giorni scorsi per spiegare il mio punto di vista sul Mes. Voglio lasciare agli atti l’ammonimento che sto scrivendo. Perché qui la vera e importante questione non è chi avrà la meglio di fronte all’opinione pubblica tra Giuseppe Conte (che sostiene che il Mes firmato dal governo Monti è responsabilità del precedente governo di centrodestra) – che Meloni non ha mai votato – ma chi avrà la meglio tra l’Italia e coloro che vogliono metterla in ginocchio”. 

E specifica: “Detto con toni pacati: inserire il Mes tra gli strumenti per combattere la crisi Coronavirus è molto pericoloso per noi, anche con condizioni teoricamente ‘leggere’ per le spese sanitarie. Anche se l’attuale maggioranza volesse, in buona fede, non accedere mai al Mes potrebbe facilmente essere costretta a farlo con semplici operazioni a livello europeo: allentamento del ‘bazooka’ della Bce o inadeguatezza del teorizzato ‘Fondo per la ripresa’. Portando così a una situazione nella quale il Mes (con rigorosissime condizionalità) diventerebbe l’unico strumento a disposizione dell’Italia per fronteggiare la crisi economica, con tutto ciò che questo comporta”. 

E chiude: “Sono scenari che abbiamo già visto in passato nelle dinamiche europee con le ‘logiche di pacchetto’ sistematicamente disattese: ‘Non preoccuparti cara Italia, intanto firma qui, poi facciamo pure quell’altra cosa che chiedi tu’.

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