Gaetano Daniele contro i femminicidi, ma tira le orecchie alle femministe: “Uccidere un maschio è un reato di serie B”

Gaetano Daniele ith24

By Michele Piras

Caserta, 25 nov – Nella giornata contro la violenza sulle donne, dai giusti principi ma basata spesso su statistiche piegate alla creazione di un’emergenza ad hoc, Gaetano Daniele prende ad esempio un brutto caso di cronaca per parlare della violenza sugli uomini.

Una signora in provincia di Rieti ha bruciato vivo, dopo averlo cosparso di benzina, il marito. Che è morto precisa la penna libera di ith24 Gaetano Daniele. “Ma la cosa, non essendo un femminicidio, lascia le femministe nella più totale indifferenza”. E non è l’unico caso. “Uccidere un maschio è un reato di serie B” chiosa Daniele.

Secondo l’Eures sarebbero stati 142 i femminicidi avvenuti lo scorso anno nella nostra nazione la quale, come precisato sempre dallo stesso portale, sarebbe anche quella con il tasso più basso d’Europa mentre in certi altri considerati “più evoluti” come l’Austria e la Finlandia (per citarne due in cui la parità uomo-donna è palesemente superiore) il tasso di femminicidio è tre volte superiore al nostro. Il dato è sicuro: conteggiati appaiono casi di donne uccise per le questioni più diverse nei 142 omicidi conteggiati come ad esempio quello della nonna di Ferrara ammazzata a pugni nel parcheggio di un fast food dal nipote che pretendeva da lei del denaro.

In breve, ciò che Daniele ci vuol dire è che anche lui è convinto che l’emergenza dei femminicidi in Italia sia stata creata ad arte per installare nelle famiglie italiane un’altra fobia, un’altro elemento divisivo nella lunga e mai sopita “battaglia tra i sessi” che spesso si avvale di strumenti da guerra sporca pur di far “fuori” l’avversario – in questo caso, il tanto vituperato maschio etero, sul quale ricadono tutte le colpe intestate al patriarcato dalle femministe della terza ondata. Le stesse che, però, in piazza non mancano di dare della “putt*na” alla Meloni riutilizzandole contro un brano del suo ormai famoso discorso in piazza San Giovanni; e come dimenticare la cara Asia Argento, ora fortunatamente ritornata sotto i radar ma solo come figurante in tv, che attaccò sempre Giorgia Meloni pubblicandone una foto intenta a mangiare in un ristorante, mettendo come didascalia “La schiena lardosa di una ricca e senza vergogna” e indicandola poi come “fascista beccata a mangiucchiare”. Insomma, la  Polizia di Stato alla fine ne ha contati 32 di femminicidi; le brutte figure delle femministe sodali della Cirinnà invece, ormai, non si contano più.

Ciò detto, conclude Daniele, le donne non si sfiorano neanche con un fiore. Vigliacchi e senza palle sono coloro che antepongono il dono della parola, la ragione, alla prevaricazione, alle mazzate insomma.

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