G20, bilaterale tra Meloni e Sunak. Anche il premier cinese chiede (e ottiene) un incontro

Ucraina e intelligenza artificiale sono stati tra i principali temi al centro del bilaterale che il premier Giorgia Meloni ha avuto con il suo omologo britannico Rishi Sunak a margine del G20 che in India. L’incontro è stato il primo di una serie già fissati con altri leader, fra i quali il più attenzionato è quello con il premier cinese Li Qiang, alla luce soprattutto della riflessione che Roma sta facendo sulla Via della Seta e dell’impatto geopolitico che potrebbe avere l’eventuale decisione di compiere un passo indietro.

“Alla vigilia del G20 in India ho incontrato il primo ministro del Regno Unito Rishi Sunak. Una piacevole e utile occasione di confronto sui principali temi internazionali, sulle sfide poste dall’intelligenza artificiale e su una questione fondamentale per entrambi i nostri governi come quella legata alle migrazioni, sulla quale siamo pronti a intensificare la nostra cooperazione bilaterale”, ha scritto su X Meloni, che durante ii lavori del Summit  interverrà alla sessione sul clima e a quella sulla transizione digitale. Una nota ha inoltre informato che i due leader hanno affrontato il tema prioritario del continuo sostegno all’Ucraina con l’impegno a fornire garanzie di sicurezza e concordato sull’esigenza di guardare agli sforzi congiunti necessari allo sviluppo dell’Africa come un’opportunità condivisa

L’incontro tra Meloni e Li Qiang è atteso per domani, quando sono in programma anche il bilaterale con il premier indiano Narendra Modi e il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, con il quale si parlerà di produzione di chip in Europa, come hanno anticipato fonti diplomatiche all’agenzia di stampa Adnkronos, sottolineando che “con Seul c’è un’autostrada da seguire, un enorme potenziale per la nostra collaborazione”. Ritenuto possibile, inoltre, anche un incontro il premier egiziano Abdel Fatah al Sisi.

Con Li Qiang il presidente del Consiglio proseguirà “il dialogo avviato con il presidente cinese Xi Jinping l’anno scorso al G20 di Bali e nei giorni scorsi con la visita del ministro degli Esteri Antonio Tajani”, hanno fatto sapere ancora le stesse fonti, specificando che “l’incontro è stato concordato tra le due delegazioni”. Secondo quanto riferito dall’inviato del Corriere della SeraMarco Galluzzo, però, sarebbero stati i cinesi a richiederlo, così come del resto avrebbero fatto Al Sisi e i vertici della Banca mondiale. Si tratta, evidentemente, di un segnale molto forte dell’attenzione e della centralità che Meloni ha saputo conquistarsi sulla scena globale in questo anno di governo, nonché del ruolo strategico ora riconosciuto al nostro Paese e, nel caso della Cina, incarnato dalle preoccupazioni di Pechino in vista della decisione italiana sulla Via della Seta

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