La mattanza a Foggia, Malaj confessa di aver ucciso la figlia e il vicino di casa, era indiavolato: “Avevo il diavolo nel cervello”

COMBO con il luogo dell’omicidio, vittima di 16 anni e la foto di De Santis torremaggiore

Ha confessato il duplice omicidio. Taulant Malaj, 45 anni, il panettiere di origine albanese che tra sabato e domenica a Torremaggiore, in provincia di Foggia, ha prima ucciso il presunto amante della moglie Massimo De Santis. Colpendolo con 20 fendenti nell’androne del condominio. E subito dopo, con la stessa arma, ha ucciso a coltellate la figlia di 16 anni, Gessica. Che probabilmente era intervenuta a difesa della madre.

L’uomo, rispondendo spontaneamente ai magistrati, ha ammesso la mattanza Anche se, come hanno riferito i legali, non si sarebbe reso conto che, invece di colpire la moglie stava colpendo su figlia. “Non ho visto nulla. Avevo il nero davanti, era tutto buio e avevo il diavolo nel cervello», avrebbe detto ai pm che lo hanno interrogato. L’uomo ha anche realizzato un video subito dopo l’aggressione. Filmando i due corpi straziati mentre la moglie Tefta piangeva la figlia morta. Malaj si è messo poi a cercare il secondo figlio di 5 anni, che è scampato alla strage nascondendosi dietro al divano.

“Ieri chiedeva dov’era la figlia e dove stava”, racconta uno dei due avvocati, Giacomo Lattanzio. “Ha ammesso quello che è successo. Ha fatto una ricostruzione di quello che ricordava ma era in uno stato confusionale. Ha ammesso di aver ucciso quello che riteneva l’amante della moglie. Durante il racconto ha detto di non essersi reso conto che, invece di colpire la moglie, stava colpendo la figlia con la quale non c’è mai stato nessun tipo di problema. Quando è entrato in casa per uccidere la moglie (che ora si trova ferita in ospedale e non è in pericolo di vita) aveva il buio totale e non vedeva più niente e colpiva”.

Secondo il racconto di Malaj, poco prima delle due di domenica, mentre stava dormendo, si è accorto che la moglie, accanto a lui nel letto, stava chattando con una persona. Quindi ha preso il telefono scoprendo che si trattava di De Santis, loro coinquilino. Da tempo sospettava che tra di loro ci fosse una relazione extraconiugale. A quel punto ha preso un coltello in cucina, è andato sul pianerottolo e ha atteso l’arrivo della vittima. E l’ha colpita più volte. Poi è rientrato in casa con l’intenzione di uccidere la moglie ma invece ha assassinato la figlia che cercava di bloccarlo.

“Parliamo di una persona che, da quello che abbiamo saputo, lavorava, non aveva mai dato segni di squilibrio. Non aveva programmato nulla. È stata una questione del momento”, riferisce uno dei due legali. “Dobbiamo valutare tutto anche la richiesta di perizia psichiatrica. Anche se in questo momento non abbiamo ancora cognizione delle carte. Poiché non abbiamo ancora accesso al fascicolo in quanto non è stata ancora fissata l’udienza di convalida del fermo”.

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