Di Maio non “si fida” dei 5Stelle tentati dal no alla fiducia sul dl Aiuti. Ma ha più peccati lui che Giuda, teme le responsabilità e di perdere la bella vita: “basta giochetti, siate seri e “responsabili”. Le solite frasi fatte dei traditori seriali

I grillini sono appesi al dubbio amletico sull’imminente voto di fiducia al Senato sul dl aiuti. Quello che, oltre agli aiuti a famiglie e imprese, contiene il via libera all’inceneritore alle porte di Roma. Che i pentastellati vedono come la peste. Se il governo traballa arriva Luigi Di Maio a dare lezioni di realismo politico agli ex compagni di partito. Con un vibrante appello all’unità.

“Basta liti e beghe interne. Concentriamoci sulle priorità del Paese. Partiamo da quelle, poi ci sarà tempo e spazio per le battaglie dei singoli partiti. Attenzione, però, a riproporre il Papeete. A luglio come a settembre, sarebbe una mossa cinica, egoista e irresponsabile. Un marchio che difficilmente verrebbe cancellato”. Così il ministro degli Esteri nell’Appello alla maturità, rivolto a tutte le forze politiche. Ma direttamente lanciato al movimento guidato da Giuseppe Conte che Di Maio ha lasciato per fondare il suo Insieme per il futuro.

“Facciamo un appello alle forze politiche presenti in Parlamento, un appello per l’Italia”, continua con tono solenne. “Lavoriamo con maturità e pianifichiamo un percorso che porti il governo alla fine della legislatura. Condividiamo la meta tutti insieme, così da garantire stabilità al Paese”. È la chiosa dell’appello di Insieme per il Futuro, firmato, oltre che da Di Maio, dai due capigruppo di Camera e Senato, Iolanda Di Stasio e Primo Di Nicola. In sostanza un patto per fare quadrato intorno a Mario Draghi fino alle elezioni.

“Ogni partito, prima di minacciare la tenuta del governo, dovrebbe fortemente interrogarsi sugli effetti che una crisi potrebbe determinare. Aprire una crisi di governo – dice Di Maio tirando in ballo gli equilibri internazionali – significa prestare il fianco alla propaganda di Putin. Che a sua volta otterrebbe l’obiettivo di sgretolare il nostro governo. Non possiamo permetterci di cedere al richiamo delle autocrazie: ci allontanerebbero dalle democrazie”.

Sul dl aiuti i grillini giocano al gatto con il topo. Se Conte si diletta con la sintassi italiana i suoi fanno capire che il dado non è ancora tratto. “Come ho detto in assemblea, mi è piaciuto molto il cambio di passo e la fermezza del nostro presidente Giuseppe Conte nel confronto con il premier Mario Draghi. Mettendo al centro della discussione le necessità dei cittadini”. Parole felpate della senatrice Laura Bottrici, tra le più scettiche sulla permanenza nel governo Draghi. Sulla fiducia al dl Aiuti in Senato, dove dovrebbe arrivare nella giornata di giovedì, dice di attendere gli sviluppi. “Decideremo tutti assieme il da farsi, come sempre”.

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