De Masi si prende gioco dell’imprenditrice costretta a chiudere il ristorante: “Lei poco attenta”. Crosetto lo asfalta

Veramente sconcertante  l’insensibilità con cui il sociologoDomenico De Masi ha inveito contro l’imprenditrice costretta a chiudere perchétravolta dal caro bollette. Per fortuna c’era Guido Crosetto in studio a L’Aria che tiraa dire parole di equilibrio. Scintille nello studio di Myrta Merlino, nella puntata in onda martedì 6 settembre. L’argomento al centro della puntata erano il caro energia, il gas alle stelle, il calvario dei ristoratori e di tutte le attività che rischiano la chiusura. Una realtà nota e documentata da diversi servizi tv. Quello mandato in onda riguardava appunto Andreina Mancini, titolare della Pasticceria Sieni nel centro di Firenze, che ha raccontato il suo calvario.

“Ho deciso di chiudere il 30 ottobre perché così non possiamo andare avanti. È una cosa veramente esagerata, non ho il coraggio di aprire la bolletta di agosto”, confessa Andreina Mancini. Lei ha infatti ricevuto a luglio una bolletta da 10.242 euro. “Questo bar – prosegue – ha superato due guerre mondiali e la pandemia ma siamo riusciti ad andare avanti. Vorrei fare un appello ai politici e a tutte le associazioni di categoria per scendere in piazza. Il governo deve trovare una soluzione “.  A questo punto le arriva lo schiaffo inaspettato  dal sociologo De Masi: “Mi pare del tutto assurdoche un imprenditrice che ha nelle mani la sorte di 15 famiglie non sappia quasi nulla delle sanzioni” alla Russia per la guerra in Ucraina; “e del rapporto che esiste tra le sanzioni e la sua situazione del negozio”. E ancora: “È il momento che anche gli imprenditori diventino più attentia quello che avviene nella politica, perché la politica sembra enorme e planetaria ma ha effetti immediati sulla nostra politica economica quotidiana e familiare”. Mancava che dicesse che la colpa di quanto sta accadendo è colpa degli imprenditori…

Alle parole insensate di De Masi ha risposto Crosetto, co-fondatore di Fratelli d’Italia, oggi fuori dalla politica e impegnato nell’imprenditoria: “Vorrei spiegare a De Masi che la signora non ha il tempo di seguire la politica perché dalle sette del mattino alle undici di sera pensa a lavorare e a come pagare le bollette e i dipendenti”, per questo “ha delegato altre persone”. Poi la stoccata finale: “Non si può dare la colpa a una che lavora perché non sa dare giudizi sulla guerra, ma stiamo scherzando? Paghiamo funzionari e politici per questo”.

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