By Gaetano Daniele
Dobbiamo essere fiduciosi e sperare, sempre. Boia chi molla. Ma non facciamoci false illusioni, soprattutto non facciamoci illudere da un ex tronista del Grande Fratello e da un ex bibitaro che, con la scusa di essersi tagliati lo stipendio stanno mettendo l’Italia a ferro e fuoco.
La situazione ad oggi è ancora drammatica, per questo dobbiamo rispettare la quarantena difendendoci anche da chi rispetta le regole e la quarantena a giorni alterni. Le aziende italiane, dovranno per forza riprendere l’attività: primo, perche lo Stato non ha i soldi per pagare a lungo termine la cassa integrazione. Anzi. Secondo, perché è lo Stato ad aver bisogno di riscuotere le tasse. Anche se questo avverrà molto lentamente.
Nonostante siano passati due mesi di paralisi industriale e commerciale, continueremo a soffrire. Eravamo tutti convinti che a fine aprile gli italiani avrebbero riconquistato la possibilità di girare in lungo e in largo nelle città, finalmente senza l’incubo di essere infettati. Tutte balle Non ci sarà affatto dai primi di maggio una specie di “scarcerazione” collettiva, tutt’altro: la nostra vita rimarrà vincolata ed ostacolata da mille proibizioni, se non un’ulteriore prolungamento della quarantena.
Faccio qualche esempio: il 18 aprile riapriranno le aziende agricole e industriali; il 4 maggio, sì alla circolazione ma con obbligo di mascherine e distanza di sicurezza; (anche se come anzi detto sarà prolungata la quarantena); 18 maggio, avanti con i bar e i ristoranti a condizione che si osservino le distanze tra clienti; (ho qualche dubbio anche su questa data); 25 maggio, parrucchieri e barbieri senza costrizioni che non siano le solite relative alle misure di sicurezza. Quanto al calcio, avanti con le partite, tuttavia a porte chiuse. Per il resto, se Conte e Casalino non faranno ulteriori danni al Paese, se ne parlerà a marzo 2021.
Intanto consoliamoci col fatto che altri Paesi stanno peggio di noi, compresi quelli che si danno tante arie e registrano un numero di vittime superiore a quelle contate da noi. Spagnoli, tedeschi e inglesi, per citare alcuni popoli, hanno ben poco per cui stare allegri. Noi non siamo gli unici ad aver sottovalutato la violenza del morbo, e confidiamo di essere i primi a tirarci fuori dall’emergenza. Anche se l’unico vantaggio degli altri Stati è che possono contare su un governo serio, senza la presenza di bibitari e tronisti. Insomma, andrà tutto bene. Boia chi molla!
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