Scognamiglio intervista Daniele: “Francia, Bruxelles, Israele, allah akbar e la famiglia Adams. Ecco perché siamo diversi dagli islamici”

Intervista a cura di Fabio Scognamiglio

Buongiorno direttore, ormai è un bel po che non ci si sente, come stai?

Ti rispondo, quindi male! Speriamo non mi legga qualche mia ex, altrimenti penserebbe che qualche mia fiamma mi ha lasciato. Si, perchè quando scrivo in prima persona, per qualcuno significa questo. Che stia sfogando, che abbia tempo da perdere. Roba folle. Tu come stai?

Basterebbe questa risposta per capire che dall’altra parte del telefono c’è Gaetano Daniele, sempre ironico, brusco, assolutamente irriverente. Non cambia mai neanche sotto tortura. Anzi. Neanche quando qualche sua ex fiamma continua a rompergli i coglioni, sinonimo che è ancora innamorata di lui, e non riesce a farsene una ragione, che è finita. Ma a sentirla parlare, sembra la donna che non deve chiedere mai. Anche se ha chiesto tutto, troppo, a tutto il mondo!

In un tuo recente articolo hai scritto che Oriana Fallaci aveva ragione quando disse che il cancro dell’umanità è costituito dall’Islam. Perché allora i giornalisti hanno paura a dire “Terrorismo islamico” e preferiscono dire solo “terrorismo” ?

Perché ormai in Italia siamo vittime del cosiddetto politicamente corretto, che è sinonimo di conformismo. E tu sai meglio di me che il conformismo dilaga ed è contagioso come la rogna. Io me ne frego del politicamente corretto e do alle cose il proprio nome. Ma soprattutto vengo dalle periferie di Napoli, quindi uso un linguaggio popolare.

Tu sei proprio innanorato della Fallaci.

Innamorato perso! Quando la leggo, mi perdo! Sembra di scrivere in prima persona. Poi alzo gli occhi e mi rendo conto che ad averle scritte è la Fallaci.

I suoi articoli di più di 20 anni fa oggi suonano come profezie.

Lei ha anticipato tutto. E la prendevano anche in giro. Aveva ragione come possiamo constatare anche da questi ultimi episodi che non sono destinati a restare isolati. Era una donna straordinaria.

Perché nel mondo del giornalismo non c’è più il coraggio?

Perché i giornali sono ormai ridotti alla fame, hanno perso tutto il loro smalto, ma soprattutto i lettori sono pochi, trovi tutto online, e le aziende incassano poco e pagano male i giornalisti. Questa una delle ragioni che li spinge a piegarsi al politicamente corretto! Ma di bravi giornalisti esistono. Basti vedere il Picchio di Sossio Barra, ogni lunedì sul canale 86.

In un altro tuo articolo hai detto che chi va contro il popolo ebraico va contro se stesso.

Certo, perché gli ebrei hanno una mentalità occidentale. Anche se hanno una religione diversa, la loro è la religione da cui nasce il cristianesimo che poi ha influenzato tutto lo sviluppo umano. Quindi abbiamo la stessa mentalità. E questa mentalità non è certo quella degli islamici a cui invece piace lapidare le mogli per qualunque sciocchezza. Quelli sono dei folli completi, sono privi di educazione. Basta vedere come vivono.

A proposito, hai letto la notizia del giocatore Ronaldo che rischia 100 frustate per aver baciato una donna? È accusato di adulterio…

Mi viene l’orticaria. Ho stimato Ronaldo come calciatore. Però una cosa gliela rimprovero, e quasi quasi penso che si meriti le frustate… (ride), è quella di essersi trasferito in quei paesi dopo aver assaggiato il buono, la democrazia. Quindi accetta le conseguenze e non rompere i coglioni. Sai quello che lasci e non sai quello che trovi, ovvero lo sai. Speri al cambiamento. Ma non puoi cambiare una mentalità. E quindi, possono passare degli anni, puoi avere una sorta di miglioria, ma ritorni sempre al punto di partenza.

Direttore, ma se l’avessero fatta a te, quando eri giovane, una proposta del tipo “ti diamo 100 miliardi per andare nei paesi arabi”, cosa avresti risposto?

Gli avrei risposto di infilarseli nel culo. Preferisco vivere da povero libero, ma mai sotto dittatura. Le dittature come dicevo prima sono migliorie del momento. Poi passano, e lo prendi in culo.

Ma perchè hai lasciato i cartacei che, se non vado errato, sei stato uno dei primi a fondarli sui territori.

No. Non fui il primo. Prima di me c’era Celiento, che a tutto oggi, a distanza di 20anni continua ad uscire, e Cerbone di Nano TV. Nel quale fondammo insieme “Il Fatto”. E come ho sempre sostenuto, Cerbone mi ha insegnato molto, giornalisticamente parlando. A par mio, è uno dei più bravi in Campania. Dopodiché pensai di fare un sito online che avesse una forte linea editoriale ma che nessuno potesse sospettare che fosse teleguidato da un suggeritore pagante. E così è stato. Ed è andata bene… Dirò che la botta più grossa, un milione e mezzo di visualizzazioni in un mese. Roba che ci fece capire che il futuro è il web. Ma quello è culo. Io non mi do delle arie da fenomeno: so di essere assistito da San culo e spero che continui a proteggermi. Diciamo che ne ho bisogno, basti considerare che ho una sorta di famiglia Adams che mi segue ovunque, anche con nick falsi, è la loro specialità, e pensa di controllarmi anche a seconda di quello che pubblico. Roba da pazzi.

Quindi stando alla follia della famiglia Adams, lei oggi sarebbe single?

È certo! Ho rilasciato una intervista, quindi la mia donna, ammesso che l’avessi, e sicuramente non lo sventolerei ai 4 venti, mi ha lasciato.

Ridiamo insieme….(che risate…)

Ma è vero che le sue interviste, quando ci mette la faccia, i numeri salgono vertiginosamente?

Non so se sia un bene, ma è vero! L’ultimo mio articolo, proprio quello con la Fallaci, in un sol giorno ha fatto 49mila visualizzazioni. Piaccio, me ne farò una ragione.

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