Daniele: “Conte è vergognoso, è come un pentito che si pente mentendo Non aiuta né i cittadini né lo Stato”

By Gaetano Daniele

Al peggio non c’è mai fine. Come scritto ieri, avere alla guida del Paese il governo giallorosso con a capo il finto capo Giuseppe Conte, è come essere condannati ad un fine pena mai. La dimostrazione è l’ultima conferenza del Premier tenuta dopo oltre 5 ore di ritardo. I cittadini non aspettavano altro di sapere quando uscire. Ma soprattutto sapere che fine hanno fatto i 600 euro garantiti a marzo. Questo si aspettavano di sapere, e non un discorso politico con tanto di critiche alle opposizioni che non governano. Continuare a raccontare cazzate con la speranza di distrarre l’opinione pubblica dalle cose serie, è vergognoso.

Usare le reti unificate per attaccare Salvini e Meloni invece di dare risposte concrete e dirci perché i cani possono andare a spasso mentre i bambini sono condannati alle quattro mura domestiche, è vergognoso. A me personalmente non disturba dover rimanere nelle quattro mura domestiche, per fortuna riesco a lavorare da casa e rirsco ancora ad andare avanti, ma una famiglia con due bambini che abita in un bilocale in periferia che da due mesi non percepisce reddito, forse è diverso. E se Conte vuole capire fino a dove può tirare la corda, ha sbagliato tutto. D’altronde dal discorso di Conte si può trarre una sola conclusione: la quarantena è estesa fino al 3 maggio.

L’unico ruolo di Conte è dare numeri. È come quei pentiti di mafia, che invece di aiutare lo Stato italiano a fermare le stragi (in questo caso la fame dei cittadini e i morti da Covid-19), si inventano storie e balle, con la speranza di farla franca, senza portare soluzioni utili al Paese.

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