Dal 6 gennaio “Ride for Unity”, 7 Days/7 Emirates: dal ciclismo inclusivo, tollerante e sostenibile, con la partecipazione del Col. Calcagni (plurimedagliato)

By Rubrica Calcagni

“Ride for Unity”, in 7 giorni, attraverserà tutti gli angoli degli Emirati Arabi Uniti, con l’obiettivo di rafforzare l’UNITÀ e rimarcare la ricchezza della DIVERSITÀ.

Dal 6 gennaio 2024 prenderà il via l’evento “Ride for Unity: 7 Days/7 Emirates”, che rafforzerà ulteriormente la posizione del governo degli Emirati Arabi Uniti a sostegno della diversità, dell’inclusione, della sostenibilità e della tolleranza, attraverso lo sport come, in questa occasione, il ciclismo.

In un’intervista esclusiva, Faisal Al Nuaimi, personalità di spicco degli Emirati di Ajman, ha dichiarato a Gulf Today: “Credo che sia mio dovere, nei confronti della comunità, restituire la partecipazione a qualsiasi attività di CSR o lavoro di volontariato per promuovere questi valori”.
Faisal Al Nuaimi è un professionista esperto, con 30 anni di esperienza, che ha ricoperto incarichi in importanti organizzazioni del settore pubblico e privato negli Emirati Arabi Uniti.
Ha rivestito diversi ruoli di leadership negli Emirati Arabi Uniti, come amministratore delegato di Marsa Properties, direttore esecutivo delle vendite e del marketing presso la zona franca di Ajman e direttore generale del dipartimento di sviluppo turistico di Ajman.
Rispondendo ad una domanda, ha affermato: “L’obiettivo di questa prima edizione del Tour ciclistico, che attraverserà gli Emirati Arabi Uniti in sette giorni, è quello di concentrarsi sugli atleti testimonial, che rappresentano campi diversi e condividono una passione comune: l’amore per lo sport. Con il loro esempio, saranno capaci di divulgare un messaggio di vita e di speranza, nell’unione di intenti, per invitare e coinvolgere persone provenienti da ogni segmento della società, con l’obiettivo di promuovere i veri valori di unità, inclusione, tolleranza e sostenibilità, per un mondo migliore”.
Per sette giorni, i ciclisti saranno impegnati in una serie di sessioni interattive con i membri della comunità per visitare università e scuole importanti, per incontrare professionisti di ogni settore, condividendo le esperienze personali.
I partecipanti, tra cui leader aziendali, imprenditori e pionieri, che rappresentano varie culture e Paesi di tutto il mondo, inizieranno il tour da Fujairah il 6 gennaio e, dopo ogni tappa, si fermeranno in una destinazione, un’istituzione accademica, un centro culturale o un’attrazione turistica, per interagire con la popolazione locale, per diffondere il messaggio e condividere le loro esperienze, nonché incoraggiarli ad unirsi a loro ed a prendere parte alle diverse tappe del tour.
Il viaggio attraverso tutti e sette gli Emirati durerà sette giorni e si concluderà il 12 gennaio ad Abu Dhabi.
“In questo momento ci saranno 17-20 ciclisti principali della ‘Ride for Unity: 7 Days/7 Emirates’, ma il pubblico in generale potrà unirsi a una qualsiasi delle quattro tappe in diversi Emirati una volta registrato tramite il portale online ufficiale”, ha dichiarato Faisal Al Nuaimi.
L’intero ricavato da questo evento sarà donato ai partners di beneficenza locali, aiutandoli a continuare a fornire i servizi tanto necessari alla comunità.
“I ciclisti si riuniranno alla Ajman Charity School il quinto giorno e incontreranno oltre mille studenti per tenere discorsi su diversi argomenti, oltre a consegnare fondi per l’acquisto di computer ed altri elementi essenziali” – ha aggiunto Faisal Al Nuaimi – “l’obiettivo di Ride for Unity è promuovere valori tra cui la forza attraverso la diversità, le pari opportunità, la mentalità imprenditoriale, la sostenibilità a livello umano, il lavoro di squadra, l’inclusione e l’impegno, nonché diffondere la conoscenza sulla loro implementazione pratica negli affari, nella vita e nel mondo moderno. Accanto a ciò, promuovere ciascuno dei sette Emirati, evidenziando le caratteristiche positive e le offerte individuali, siano esse attraverso il turismo, l’intrattenimento o gli affari e il commercio”.

Tra le altre personalità di spicco nei diversi settori si annoverano:

  • Sheikh Mohamed Bin Kayed Al Qasimi, presidente del Dipartimento di sviluppo economico di Ras Al Khaimah;
  • Ahmad Belselah, la cui opera di beneficenza è impressionante, con un impatto negli Emirati Arabi Uniti ed all’estero;
  • Herb Lang, un potente oratore pubblico e motivazionale;
  • Amy Gillingham, la prima commentatrice di calcio donna negli Emirati Arabi Uniti;
  • Jessica Smith, nuotatrice paralimpica australiana, oratrice motivazionale e autrice di libri per bambini;
  • Sacha Jafri – artista, umanitario, filantropo, educatore e detentore del record per aver creato il dipinto più grande del mondo;
  • Justin Levene, nominato tra le 10 persone più potenti e influenti determinate nel Regno Unito;
  • Fatima Reyadh, prima allenatrice di basket donna della Bahrein National League;
  • Adrian Blanchette;
  • Sheikha Sareh Ameri;
  • Manna Dabholkar;
  • Keith Kirkwood;
  • Marwan Al Sherif;
  • Jonathan Bowman-Perks MBE;
  • Leah Tedrow;
  • Daniel Bernard;
  • Mark Jan Kar, Direttore generale della Coca-Cola Arena;
  • Carlo Calcagni, un eroe dei tempi moderni, un modello di (r)esistenza e di resilienza, plurimedagliato Atleta paralimpico

Il Colonnello Calcagni attraverserà tutti gli Emirati Arabi Uniti con il suo “triciclo volante”: una bici speciale con tre ruote, che rendono onore ad una disabilità che non vuole piangersi addosso, ma che sorride a tutto ciò che è rimasto di meraviglioso nella vita, per farlo splendere ancora di più.
Ogni sua giornata, da oltre venti anni, è scandita dai ritmi delle quotidiane terapie farmacologiche, delle sedute di plasmaferesi ospedaliere, dell’ossigenoterapia, delle flebo e delle centinaia di compresse da ingerire, dal rumore del ventilatore polmonare notturno, strumenti necessari al suo corpo per poter sopravvivere, ma è lo sport che continua realmente a farlo vivere!
Un triciclo rende più stabile la sua corsa, ormai minata dalle incertezze neurologiche, e gli permette di diventare un campione paralimpico. Sul suo triciclo volante ha ripreso in altre forme quel volo interrotto, con altre ali: i suoi pedali e la sua mente.
Per vivere, Carlo ha bisogno di correre, di dare fiato a polmoni stanchi e musica ad un cuore malconcio; ha necessità di scaldare le gambe al ritmo di pedivelle che girano e veloci lo accompagnano a respirare lungo le strade del Salento, verso il mare, solo con i suoi pensieri, o con gli amici del Team Calcagni al suo fianco. Il team ha sostituito i compagni d’armi: una squadra che non lascia indietro nessuno, come si impara quando si diventa paracadutista della Folgore.
Una squadra che ha saputo trovare lo spazio per la disabilità al fianco della normalità, che ha potuto riconoscere un posto ai ragazzi che si affacciano a questa disciplina.
Nel Team Calcagni si sperimenta la rilevante importanza della costruzione di un “NOI” inclusivo, accogliente, integrante, nel calore di una unità che arricchisce interiormente, e non nella freddezza di un “LORO” distante, che isterilisce gli animi.
SEMPRE, all’insegna del MAI ARRENDERSI.

“Cosa ne sanno delle mie giornate?!” – dichiara Calcagni.
E poi continua: “Cosa ne sanno della luce che filtra dalle tende al mattino con la speranza di un giorno finalmente carico di promesse?!
Cosa ne sanno delle notti di interminabili fatte di ore che camminano lente su un orologio immobile e crudele?!
Cosa ne sanno del sapore del caffè mischiato a centinaia di compresse colorate di polveri amare?!
Cosa ne sanno delle vene che chiedono tregua e pietà mentre si rifiutano di accogliere nuovi aghi e siringhe?!
Cosa ne sanno delle corse contro il tempo per darsi un tempo da dedicare alle uniche cure che consentono di sopravvivere?!
Cosa ne sanno delle lotte contro una setticemia che improvvisamente arriva e potrebbe spazzarti via?! Cosa ne sanno della volontà che impera, nonostante tutto?!
Cosa ne sanno loro dell’onore e dell’amor di Patria?!
Cosa ne sanno di tutto quello che ho dovuto subire e che devo combattere ogni sacrosanto giorno?! Cosa ne sanno del mio dolore, dei miei silenzi, delle lacrime asciutte e della rabbia per le delusioni e per le ingiustizie subite?!
Nessuno può immaginare com’è stata la mia VITA in tutti questi anni di sofferenza e quanto diventa insopportabile il peso dell’ingratitudine, dei sacrifici e dei silenzi interminabili che mi accompagnano, soprattutto la notte, quando il mondo si spegne ed i pensieri si accavallano l’un l’altro, cercando di prendere il sopravvento.
Il mio OBIETTIVO è (R)ESISTERE, superando, ancora una volta, le AVVERSITÀ e continuare a VIVERE, contro ogni giudizio avverso, a dispetto di chi vorrebbe vedere sconfitta la mia salda VOLONTÀ che urla anche sotto la cenere, per il bisogno di NON ARRENDERSI, MAI”.

Pubblicato da edizioni24

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