By Giuseppe Falco (per ith24)
Una situazione, quella delle carceri, ormai al collasso. Una vera e propria rivolta che mette in ginocchio gli agenti penitenziari. Infatti, secondo l’Osapp si tratta delle modifiche introdotte dal governo sui colloqui nelle carceri tra detenuti e familiari, introdotto a seguito dell’infezione da Coronavirus. Anche se la denuncia da parte degli agenti penitenziari Va avanti da tempo. Ed ora la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
La rivolta è partita nei penitenziari di Napoli Poggioreale, Modena, Frosinone, Alessandria San Michele, anche se le più sentite si sino registrate ai penitenziari di Foggia e Vercelli.
A Frosinone, denuncia la Uilpa, sarebbe stato distrutto un intero reparto. Ad intervenire sulla questione, è Gennarino De Fazio, per la UILPA Polizia Penitenziaria nazionale: ”Sono momenti drammatici e convulsi nei quali da donne e uomini di Stato pensiamo per prima cosa a difendere le istituzioni democratiche e la sicurezza dei cittadini, dunque abbiamo notizie del tutto parziali e frammentarie, ma univoche nel raccontare gravi tensioni e disordini in molti istituti penitenziari del Paese. Solo ieri sera, da ultimo, avevamo detto che le carceri finiranno per essere il banco di prova finale del Governo, anche perché nessuno che conosca il carcere poteva non sapere quello che si sarebbe verificato. Lo ribadisco, non si dica che quanto sta accadendo è per il coronavirus, ma è con il coronavirus, perché il grave stato emergenziale che attanaglia le carceri, i detenuti e chi vi opera è in essere da troppo tempo e solo l’improvvisazione di chi ha il dovere di gestirle politicamente, per conto dei cittadini, poteva non prevedere quello che sta accadendo in queste ore. D’altronde le Organizzazioni Sindacali rappresentative degli operatori del Corpo di polizia penitenziaria, pressoché unanimemente, lo denunciano insistentemente da mesi senza essere degnate della doverosa attenzione del Ministro della Giustizia, il quale dovrebbe forse rammentare di non aver ricevuto un’investitura divina. Ora, speriamo che si limitino i danni e tutto rientri nella normalità, ma immediatamente dopo nessuno potrà più far finta di niente!”.