Coronavirus, risalgono i contagi. Con i porti aperti sarà un ecatombe. Roma, sempre più immigrati positivi. Nuovo focolaio a Ostia

Sono in aumento i nuovi casi di coronavirus in Italia. La situazione continua a non essere tranquilla, i rischi arrivano da più parti, persino dalle prostitute.

Nelle ultime 24 ore – secondo i dati forniti dal ministero della Salute – sono stati registrati altri 249 positivi. Una crescita, visto che ieri  erano 233. Il tutto, per un totale di 244.216. Sono 14 le persone che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore. Il numero totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza sale così a 35.042.

In tutto i guariti sono 196.806 (+323). Scende di 88 unità (ieri -17) il numero degli attualmente positivi che ora sono 12.368. I ricoverati con sintomi sono 757. In terapia intensiva si trovano ancora 50 pazienti, lo stesso numero di ieri. In isolamento domiciliare 11.561 persone. I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 244.216.

Sono solo tre le regioni senza nuovi casi di coronavirus: si tratta di Basilicata, Molise e Valle d’Aosta. Il maggior numero di casi, pari a 88, si registra in Lombardia, una percentuale pari al 35%. Seguono Emilia Romagna e Veneto con 40 e 34 casi. Sono 20 i casi nel Lazio, 18 in Liguria e 15 in Campania. In 12 regioni i nuovi casi si attestano sotto le 10 unità.

Roma sempre a rischio, aumentano i positivi immigrati. Venti i nuovi casi, 13 di “importazione”, 11 di nazionalità del Bangladesh, uno di rientro dall’Iraq e uno dall’India. Momenti di apprensione ad Ostia, dove in queste ultime ore si è registrato un nuovo focolaio di Coronavirus: a risultare contagiati 7 cittadini stranieri, adesso monitorati dalle autorità competenti.

Sono risultati “tutti negativi i dipendenti e gestori dello stabilimento “La Vela” di Ostia. Ma devono fare quarantena e procedere a sanificazione dei locali”. Lo riferisce l’Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio, aggiungendo che “6 coinquilini dell’operatore del Bangladesh positivi” sono “tutti in isolamento”. “Avviata indagine epidemiologica”, si legge ancora sul profilo social dell’assessorato regionale alla Salute.  Il ristorante in cui lavorava uno dei sei, in zona Acilia, a Dragona, è stato chiuso.

Pubblicato da edizioni24

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