Coronavirus, fa cadere le braccia il piano “top secret” del ministro Speranza: ipotizzati 800mila morti Ma non diceva “è tutto sotto controllo”

By Lucia Gallo (per ith24)

Fa cadere le braccia, secondo indiscrezioni, il piano “top secret” del Ministro Speranza, uno dei responsabili insieme al Premier Conte, nel aver sottovalutato la gravità del virus. Lo scoop è del Corriere della Sera, rimbalzato anche sul Giornale. Ma a confermare la notizia è arrivata anche una nota del ministero delle Salute, guidato da Roberto Speranza

“Quel giorno è stato elaborato uno studio ipotetico in caso di arrivo del virus“. Essendo ipotetico, spiega Speranza, il piano “era articolato su varie ipotesi, migliori e anche largamente peggiori”, rispetto allo scenario poi verificatosi in Italia

A curare la prima elaborazione dello studio hanno provveduto lo stesso Ministero, attraverso la Direzione programmazione, l’Istituto superiore della Sanità e l’Inmi Spallanzani.

Infatti, nelle ipotesi del ministero era contrassegnato come lo scenario numero tre ra stato costruito con i modelli matematici dei contagi in atto a Wuhan,  con un tasso di contagiosità (R0) stimato superiore a 2. In quel caso, secondo quanto ha raccontato il direttore generale della Programmazione sanitaria, Andrea Urbani, al Corriere, i morti sarebbero potuti essere “tra 600mila e 800mila“. Ed è questo il motivo per cui il ministero della Salute lo ha catalogato come top secret: non spaventare la popolazione. Non solo con i numeri delle possibili vittime del virus, ma anche con quelli relativi ai posti letto in terapia intensiva.

Uno scenario che ha spinto poi il governo a chiudere tutto fino a data da destinarsi. A rischio anche la data del 4 maggio. E mentre il mostro virus si aggirava indisturbato nell’Italia del nord, Conte e speranza rassicuravano gli italiani in varie dirette TV, per poi correre ai ripari. Ma ormai la frittata era fatta.

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