Coronavirus a Napoli: il servizio negli ospedali, è una bufera: positivi in libertà. Qui crolla tutto

In Campania è piena emergenza coronavirus: la regione governata da Vincenzo De Luca, infatti, è quella che più preoccupa all’inizio di questa seconda ondata, nonostante il presunto “lanciafiamme” del governatore.

E il caos che regna in Campania viene mostrato in maniera lampante da un servizio proposto a PiazzaPulita di Corrado Formigli, nella puntata in onda su La7 giovedì 8 ottobre. Un viaggio negli ospedali napoletani alle prese con l’emergenza Covid-19. Le immagini sono sconcertanti: niente percorsi separati per pazienti positivi e non, fino a 12 ore di attesa per fare un tampone, delirio al pronto soccorso.

Giulia Cerino, si mostra come l’ospedale San Giovanni Bosco è chiuso per presunti pazienti Covid all’interno. Anche il pronto soccorso è bloccato per un presunto caso positivo. “Questo ospedale non è attrezzato”, si sfoga un sanitario. Dunque le file. Alla Asl, in coda, 800 persone in attesa di un tampone: “Hanno avuto nove mesi per prepararsi, nove”, attacca una signora in attesa. “Siamo al 6 ottobre e ancora non sono in grado di fare tamponi a tutti”. E ancora, la testimonianza di un dipendente ospedaliero: “Ci troviamo costretti a fare il tampone nei reparti. In parecchi reparti ci sono ancora i bagni comuni”. Insomma, il caos regna sovrano. E per la Campania si teme il peggio.

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